«Ma ne vale davvero la pena?». Chissà se Katharine “Kay”
Graham se lo sarà chiesto nelle notti infinite di quel giugno 1971 destinato a
entrare nella storia. Su un piatto della bilancia la sicurezza tranquilla della
prudenza, le amicizie potenti di lunga data e l’approvazione di un mondo pronto
a garantire profitti sicuri. Sull’altro piatto nulla, se non una convinzione:
la verità si deve pubblicare. Un imperativo categorico capace di mettere in
dubbio tutto, compreso un giornale da sempre di proprietà della propria
famiglia. Un giornale amato ed ereditato, un giornale da far vivere e crescere.
Kay è l’esempio fulgido di “editore illuminato”, dell’editore che, pur non
essendo giornalista, sa capire l’insopprimibile esigenza di raccontare la
verità. Ma Kay è pur sempre l’editore del “The Washington Post”: oltre le battaglie
di libertà, lei è impegnata nella quotidiana lotta di far vivere una creatura
bellissima e complessa quale è un giornale. Come ricorda in uno dei momenti più
delicati del film: «Occorre un giornale per poter continuare a fare le domande
scomode».
Blog di Giacomo Bertoni, giornalista e scrittore. Già la Provincia Pavese, Ossigeno per l'informazione, il Ticino, Radio Mater, iFamNews. Qui si parla di giornalismo, giovani, vita, libri, Chiesa e futuro.
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sabato 24 febbraio 2018
mercoledì 1 novembre 2017
Non ci sono app per la sete d'infinito
«Andare al cinema è sempre un’esperienza formativa, anche
se il film in questione è “It” (avrei molte domande da fare ad Andrés
Muschietti). La sala è piena ma, nonostante il film sia vietato ai minori di 14
anni, l’età media è tremendamente bassa. Non è la sede per interrogarsi sul
ruolo dei genitori nella scelta del titolo, e neppure sulla loro assenza in
sala. Non è la sede per discutere le scelte commerciali del cinema, anche se la
crisi (drammatica) del settore non giustifica la vendita dei biglietti con le
fette di salame sugli occhiali 3d…» Per il blog di Costanza Miriano, una
riflessione su giovani e tecnologia.
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martedì 15 novembre 2016
Andiamo al cinema?
Si avvicina il terzo appuntamento con “Fotogrammi di vita”,
la nuova trasmissione di Radio Mater che ci accompagna nel mondo del cinema,
della televisione e dei social media.
Qualche anticipazione sulla nuova
puntata? Partiremo dalla Polonia, con “Agnus Dei”, il nuovo film di Anne
Fontaine. Siamo nel dicembre del 1945, Mathilde Beaulieu, atea e razionalista, giovane
collaboratrice della Croce Rossa responsabile dei sopravvissuti francesi prima
del loro rimpatrio, viene chiamata a prestare soccorso a una suora polacca…
Proveremo a delineare un ritratto di Edward Snowden, scoprendo “Snowden”, di
Oliver Stone: ritratto personale e affascinante di una delle figure più
controverse del XXI secolo, l'uomo responsabile di quella che è stata definita
la più grande violazione dei sistemi di sicurezza nella storia dei servizi
segreti americani.
E ancora, le vicende del capitano Chesley "Sully"
Sullenberger, il pilota che nel 2009 è riuscito miracolosamente a far ammarare
il proprio aereo sull'Hudson, salvando la vita a 155 persone: “Sully”, di Clint
Eastwood.
E poi, beh… Se il conduttore è un potteriano, potremmo forse non
parlare di “Animali fantastici e dove trovali”, di David Yates, in uscita nel
nostro Paese proprio giovedì?
Ovviamente non mancherà uno sguardo alla
televisione, con “La classe degli asini”, “Io ci sono”, e molto altro…
Vi aspettiamo quindi giovedì 17 novembre, alle h. 11.00, sulle frequenze di Radio Mater!
Vi aspettiamo quindi giovedì 17 novembre, alle h. 11.00, sulle frequenze di Radio Mater!
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mercoledì 12 ottobre 2016
Al cinema con Radio Mater e Fondazione Ente dello Spettacolo
Si avvicina il secondo appuntamento con “Fotogrammi di
vita”, la nuova trasmissione di Radio Mater che ci accompagna nel mondo del
cinema, della televisione e dei social media.
Tantissime le sorprese che stiamo
preparando per voi grazie alla ricca collaborazione con Sergio Perugini,
Fondazione Ente dello Spettacolo, e con Massimo Giraldi, Segretario della
Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI.
Siamo partiti da qui: “Arte come catarsi, spettacolo come evasione,
ma anche come strumento di propaganda, come mezzo per formare le coscienze e
l’opinione pubblica. Anche oggi lo spettacolo è spesso utilizzato per veicolare
messaggi, ideologie, per orientare chi ne fruisce verso un determinato
pensiero. Come avvicinarsi quindi alla televisione, al cinema, al teatro, con
consapevolezza? Come riconoscere un prodotto di qualità, pensato per svegliare
la nostra coscienza, da un prodotto confezionato per addormentarla?” E sono
proprio queste le domande che faremo a Sergio Perugini e a Massimo Giraldi chiedendo
loro consigli, segnalazioni e proposte per riscoprire la bellezza di una serata
al cinema.
Vi aspettiamo quindi giovedì 20 ottobre, alle h. 11.00, in diretta,
sulle frequenze di Radio Mater.
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mercoledì 28 settembre 2016
"Bridget Jones's baby" e le solitudini contemporanee
“Lo
ammetto, non ho resistito: sono andato al cinema a vedere “Bridget Jones’s
baby”. Parliamoci chiaro, in questi tempi di incertezza e spaesamento,
l’immagine di noi soli su un divano, con la musica alta e una confezione di
gelato (personalmente preferisco la pizza surgelata), è molto reale. Sì, siamo
divisi fra scuola o università, lavoro, volontariato, sport… Ma il momento “chi
sono?” “dove vado?” “cosa sto combinando?” è spesso presente, e il gelato è una
compagnia ottima. (...)” Per il blog di Costanza Miriano, una piccola riflessione sul
nuovo capitolo delle disavventure di Bridget Jones. Buona lettura!
martedì 13 settembre 2016
Fotogrammi di vita
Non
c’è stato un momento storico nel quale l’arte e lo spettacolo non abbiano
contornato la vita dell’uomo. Dalle tragedie greche agli spettacoli nell’antica
Roma, dal teatro shakespeariano al cinema, fino all’invenzione della
televisione. Arte come catarsi, spettacolo come evasione, ma anche come
strumento di propaganda, come mezzo per formare le coscienze e l’opinione
pubblica.
Anche oggi lo spettacolo è spesso utilizzato per veicolare messaggi,
ideologie, per orientare chi ne fruisce verso un determinato pensiero. Come
avvicinarsi quindi alla televisione, al cinema, al teatro, con consapevolezza?
Come riconoscere un prodotto di qualità, pensato per svegliare la nostra
coscienza, da un prodotto confezionato per addormentarla? Da queste domande
nasce “Fotogrammi di vita”, il nuovo programma di Radio Mater curato e condotto
da Giacomo Bertoni in collaborazione con Sergio Perugini, della Fondazione Ente dello Spettacolo
della CEI.
Da giovedì 15 settembre 2016, ogni terzo giovedì del mese, in
diretta, alle h. 11.00, sulle frequenze di Radio Mater.
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