Blog di Giacomo Bertoni, giornalista e scrittore. Già la Provincia Pavese, Ossigeno per l'informazione, il Ticino, Radio Mater, iFamNews.
Qui si parla di giornalismo, giovani, vita, libri, Chiesa e futuro.
Visualizzazione post con etichetta generazione famiglia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta generazione famiglia. Mostra tutti i post
Quando segnali una notizia del genere e poi leggi i commenti dei lettori, improvvisamente si squarcia il cielo di carta...
Tutto il palazzo ideologico felice e colorato che combatte per i diritti crolla
miseramente. Sì, perché per il pensiero unico che dolcemente sta colonizzando
il mondo ciò che conta di più è l’amore. Ma non tutti sono degni di amore. Di
certo non lo sono gli embrioni, senza dubbio non lo sono i disabili, come
potrebbero poi esserlo gli anziani? Sì, alla fine vince un proto-sentimento. Ma non è certo
amore.
“…Noi siamo quelli che affollano chiassosamente le strade
la sera, ma anche quelli che al mattino corrono in università a seguire le
lezioni, e magari nel pomeriggio vanno a fare volontariato in una casa di
riposo o in un centro per giovani in difficoltà. Abbiamo dentro una sete che ci
spinge sempre alla ricerca di una fonte nuova, e questa sete è così forte che a
volte ci accontentiamo anche di qualche cocktail in discoteca. O almeno quelli
di noi che non soffrono di acidità di stomaco. Noi giovani siamo tutto questo e
mille altre cose ancora. Ognuno con le sue particolarità, con la sua unicità,
ma tutti legati da un infinito filo rosso: l’essere sempre in cammino…” (“Per
favore, non sottovalutateci”, Giacomo Bertoni, “il Ticino”, venerdì 11 marzo
2016)
Ho scritto questa lettera di getto, sentendo nel profondo
ogni singola parola. Devo ringraziare Alessandro Repossi, direttore de “il
Ticino”, per averla subito pubblicata e fatta conoscere.
Certo non potevo
sperare che suscitasse tanto scalpore da essere invitato a
parlarne a “Giovani per i giovani”, programma scritto e condotto da Anna
Becattini sulle frequenze di Radio Mater. Ora scopro che la mia lettera ha
deciso di fare il giro del web, passando dal blog di Costanza Miriano.
Il mio
grazie più sincero al direttore de “il Ticino”, ad Anna, a Enrico Viganò (responsabile
della comunicazione Radio Mater) e a Costanza Miriano.
Quando persone così
grandi, dal punto di vista umano e professionale, ti danno la loro fiducia,
allora davvero non puoi perdere la speranza per il futuro. Se camminiamo
insieme, nessuno ci può fermare. Grazie di cuore.
Si è concluso un Festival di Sanremo caratterizzato da ascolti record:
era dal 2005 che la seconda serata del Festival non raggiungeva una media di
oltre undici milioni di telespettatori, con uno share da finale dei Mondiali.
Nella mia mente un po’ maliziosa si è creato un fotomontaggio, una
sovrapposizione di immagini fra la marea umana presente al Circo Massimo il 30
gennaio, ed il tripudio di arcobaleni del palco dell’Ariston.
Una piazza, che non è solo una piazza ma un popolo, che
scandisce un messaggio tanto semplice quanto chiaro: i diritti dei bambini
vengono prima dei desideri degli adulti. Ed il primo diritto fondamentale di un
bambino è quello di avere una mamma e un papà che lo amino e lo accompagnino
nella crescita (sì, oggi è necessario scendere in piazza per affermare questo).
Una piazza che raccoglie colori, religioni, età, storie e convinzioni politiche
differenti, che nonostante la malafede di parte dell’informazione riesce a
sfuggire ad etichette e bugie.
Ma anche una piazza che, nonostante i numeri
impressionanti dei partecipanti, nonostante le adesioni da ogni parte
dell’Europa, nonostante la diretta televisiva di Tv2000, viene ancora oggi
mistificata e sottovalutata nella portata del suo messaggio.
A volte è davvero difficile comprendere cosa muova i
nostri palazzi del potere: così ingessati quando si tratta di operare per il
bene comune, così efficienti quando si tratta di rispondere a pressioni
provenienti da lobby o poteri sovranazionali.
Occorre armarsi di zappa.
No, non per quello che malignamente state pensando! Occorre la zappa per
scavare, per rinfrescare il terreno inzuppato dalle notizie che ci vengono confezionate e
consegnate. Informazioni, opinioni, ricerche, sondaggi: un fiume in piena che
ci travolge h24, e che negli ultimi tempi appare curiosamente monocolore.
Cambiano
le parole, cambiano le leggi, cambiano gli equilibri di potere, ma non cambia
la realtà. Noi ci informeremo, cercheremo, confronteremo, dialogheremo. E,
soprattutto, ci ricorderemo.
"Mi infuria la gente che tace, che ha paura di parlarne, di dire la verità. E la verità è che le leggi dello Stato non possono ignorare le leggi della Natura. Non possono falsare con l’ambiguità delle parole «genitori» e «coniugi» le Leggi della Vita." (Oriana Fallaci)