Come un gelso che cresce piantato in mezzo al mare, come il
miracolo di una vita che fiorisce anche nei luoghi più inospitali. È risuonata
più volte in cattedrale questa immagine durante la messa per la festa di sant’Alessandro
Sauli: «Gesù è capace di far fiorire una vita dove noi non siamo neanche capaci
di immaginare – ha spiegato don Luigi Pedrini, vicario generale della diocesi
di Pavia –. E il primo miracolo che scopriamo ripercorrendo la storia di
sant’Alessandro è proprio la sua vita, la vita di un giovane aristocratico che,
conquistato da Cristo, si spoglia di tutti i privilegi che gli avrebbero
garantito una vita sicura, comoda, agiata, per mettersi a servizio dei fratelli».
Blog di Giacomo Bertoni, giornalista e scrittore. Già la Provincia Pavese, Ossigeno per l'informazione, il Ticino, Radio Mater, iFamNews. Qui si parla di giornalismo, giovani, vita, libri, Chiesa e futuro.
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sabato 12 ottobre 2019
domenica 31 marzo 2019
Corale Felice: "È l’amore che vale. Vita in musica e parole"
«Pensate: i veri sogni sono i sogni del ‘noi’. I sogni
grandi includono, coinvolgono, sono estroversi, condividono, generano nuova
vita. E i sogni grandi, per restare tali, hanno bisogno di una sorgente
inesauribile di speranza, di un Infinito che soffia dentro e li dilata. I sogni
grandi hanno bisogno di Dio per non diventare miraggi o delirio di onnipotenza.
Tu puoi sognare le cose grandi, ma da solo è pericoloso, perché potrai cadere
nel delirio di onnipotenza. Ma con Dio non aver paura: vai avanti. Sogna in
grande».
Questo diceva papa Francesco incontrando i giovani durante il Sinodo a loro dedicato, e in fondo cos’è la nostra vita se non un cammino continuo verso un sogno? Un orizzonte, una meta, un obiettivo sperato e sospirato. Una destinazione a volte anche sbagliata, magari resa nebbiosa dall’indecisione o confusa da un’ideologia, che diventa il motore della nostra quotidianità. Un sogno che, durante il lungo percorso, può diventare una mappa sulla quale intravedere il disegno della nostra vita.
Questo diceva papa Francesco incontrando i giovani durante il Sinodo a loro dedicato, e in fondo cos’è la nostra vita se non un cammino continuo verso un sogno? Un orizzonte, una meta, un obiettivo sperato e sospirato. Una destinazione a volte anche sbagliata, magari resa nebbiosa dall’indecisione o confusa da un’ideologia, che diventa il motore della nostra quotidianità. Un sogno che, durante il lungo percorso, può diventare una mappa sulla quale intravedere il disegno della nostra vita.
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