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venerdì 6 novembre 2020

Coprifuoco a Roma, non chiudete la bellezza

Ecco il Colosseo, l’Altare della Patria, la cupola di San Pietro, più in là anche il Quirinale. Il tramonto si stende su Roma come un lenzuolo, e la città pian piano si addormenta, senza sapere che giornate la attendono. Il nuovo Dpcm ormai è stato firmato, si avvicinano il coprifuoco nazionale alle 22 e le chiusure regionali in base all'avanzata del contagio. 

Scendere in strada ora ha un sapore diverso, perché nella capitale non si arriva mai per caso: ogni visita porta con sé emozioni, paure, incognite e speranze. Questa volta professionali, e la soddisfazione conquistata cancella finalmente la lunga fatica. 

Tramonto su Roma

domenica 6 settembre 2020

La bottega di Pupi Perati, l'invisibile prende forma

«Nel 460 d.C. un’orda di barbari Eruli entrò in città, e distrusse con le fiamme anche le due cattedrali che si trovavano nel cuore del centro abitato. La gente le ricostruì più grandi e più belle di prima. L’impresa, un grande sforzo per tutta la comunità, riuscì anche grazie a santi vescovi come Epifanio e all’intervento degli angeli. La storia di Pavia è particolarmente legata agli angeli». L’occhio cade sull’orologio: sono passate quasi due ore, come siamo arrivati alla storia dell’antica Ticinum? 

Entrare nella bottega di Pupi Perati, in via Teodolinda 2/4, angolo piazza del Duomo, significa mettere il mondo in parentesi per qualche minuto, o forse qualcosa di più. Si entra per acquistare un’opera d’arte, si esce con l’opera e molto di più. I pregiati vetri da fusione incontrano l’oro e altri preziosi minerali dando vita a qualcosa di unico. Come la storia che li ha ispirati.

lunedì 21 ottobre 2019

Weekend a Firenze: perdersi per ritrovarsi

Quando sento che mi prende la depressione, torno a Firenze a guardare la cupola del Brunelleschi: se il genio dell’uomo è arrivato a tanto, allora anche io posso e devo provare a creare, agire, vivere.” (Franco Zeffirelli) 

La cupola del Brunelleschi compare tra gli alberi di Giardino Boboli

Proprio non riuscivo a capire Firenze. Non trovavo la chiave per andare oltre le immagini da cartolina. Non capivo dove fosse Firenze nei marciapiedi sporchi, spesso maleodoranti. Non capivo dove fosse Firenze in un turismo di rapina, che invade le vie sgomitando, calpestando passanti e lapidi.

Non capivo dove fosse Firenze nel fiume di persone che fotografano all’impazzata senza neanche guardare le opere d’arte disseminate ovunque. Non lo capivo mentre giravo guardando Maps sullo smartphone, preoccupato di raggiungere tutti i monumenti più importanti nei pochi giorni a disposizione. 

La Fontana del Nettuno, nota anche come il Biancone, si trova accanto a Palazzo Vecchio

venerdì 4 novembre 2016

Viaggio in Pavia

“Il bel tempo a Pavia è un accorto compromesso tra l’azzurro dei cieli longobardi e l’oro dei cieli latini mediterranei: azzurro inverosimile al nord, verso le Alpi; incandescenza scarlatta al sud, verso gli Appennini; come abbiamo spesso veduto nei nostri viaggetti in su e in giù, quando eravamo più giovani.
Di mezzo, sta la pausa sospensiva della valle padana, nella quale la luce trova il suo temperato splendore, la sua mitezza; in essa, Pavia acquista le trasparenze e gli splendori delicati della sua storia, e i colori sepolti nei secoli delle sue pietre tornano a gemere e a rivivere, dal rosso delle torri e del castello al plenilunio di San Michele la cui arenaria vanisce in una deliquescenza subacquea."


"Anche questo è da notare; il bel tempo illumina la città dall’alto delle torri, che sono ancora parecchie e raccolte in arditissimi gruppi. Chi ha mai misurato l’influenza della loro presenza sul sentimento e sulla vita dei pavesi? Diritte, come una lezione continua di rettitudine.”