La borsa del Piccolo Teatro è ancora lì. In un angolo
nascosto e protetto dell’armadio. Al suo interno, i biglietti autografati della
Variante di Luneburg e il programma dello spettacolo. Oltre al DVD “Milva canta
Brecht”. Sembra una settimana fa, invece tutto risale alla sera del 22 marzo
2011.
E «tutto mi ricorda» l’incontro nei camerini, al termine della
rappresentazione, «con le mani un po’ tremanti» che porgevano un piccolo dono
di Pavia e una copia con dedica di “Toppy, un moscerino dal cuore grande”. Lo
sguardo divertito, sorpreso eppure attento e curioso. Le battute sui dolci
pavesi e sul libro di favole. La chioma raccolta ma sempre protagonista. La
stanchezza che spariva nell’incontro con il pubblico.