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lunedì 24 agosto 2020

Milva, tu come mai non senti nostalgia?

La borsa del Piccolo Teatro è ancora lì. In un angolo nascosto e protetto dell’armadio. Al suo interno, i biglietti autografati della Variante di Luneburg e il programma dello spettacolo. Oltre al DVD “Milva canta Brecht”. Sembra una settimana fa, invece tutto risale alla sera del 22 marzo 2011. 

E «tutto mi ricorda» l’incontro nei camerini, al termine della rappresentazione, «con le mani un po’ tremanti» che porgevano un piccolo dono di Pavia e una copia con dedica di “Toppy, un moscerino dal cuore grande”. Lo sguardo divertito, sorpreso eppure attento e curioso. Le battute sui dolci pavesi e sul libro di favole. La chioma raccolta ma sempre protagonista. La stanchezza che spariva nell’incontro con il pubblico.  

I manifesti fuori dal teatro Arena del Sole di Bologna per l'ultimo spettacolo di Milva

giovedì 30 aprile 2020

Isolamento con Milva: l'aria sa già di musica

«Il Piccolo Teatro, queste tavole consunte anche dalle mie scarpe, dai miei passi, sono tra le cose che ho amato di più nella mia vita». Cosa significa tornare dove tutto ha avuto inizio? E cosa si prova a farlo dopo oltre 50 anni di carriera?

C’è tutto questo e molto altro nel flusso di parole e ricordi che Milva regala a Pino Strabioli e ai telespettatori in questa intervista, realizzata nel 2009 per il programma “Cominciamo Bene Prima”, su Rai3. Intervista che oggi, non senza azzardo, proviamo a immergere nel silenzio carico di attese della quarantena.

Il disco Milva canta Merini al Castello visconteo di Pavia

domenica 19 gennaio 2020

Milva: frammenti di una storia da riscoprire

«Io non voglio parlare di carriera ma di lavoro: il mio è un lavoro che va avanti, è uno studio che va approfondito, come in tutte le attività. Credo che un grande professore, un medico, non si fermi dopo aver operato due o tre volte, va avanti e cerca di fare sempre meglio. E così è il mio lavoro. Sono molto rigida con me stessa, non mi accontento delle cose appena acquisite, voglio fare meglio. E si può sempre fare meglio». 

Così si racconta Milva nella grande hall di un hotel a Salonicco, ospite di “Storie con sette note”, un programma della televisione greca. È l’ottobre del 1997, e la Rossa è in Grecia per presentare il suo recital, “Milva canta un nuovo Brecht”, con la regia di Giorgio Strehler. 

Milva canta un medley di successi ospite di una tv tedesca