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venerdì 10 aprile 2020

Il Triduo pasquale accanto a Pilato

È difficile non provare una sorta di empatia per Pilato. Una condivisione del suo tormento interiore di fronte a Gesù, ai sacerdoti del tempio, alla folla urlante.

Pilato è pagano, è estraneo alla vicenda di Gesù e della nascente fede cristiana, è forse la persona più distante dal Mistero che potesse irrompere nella storia della Passione. Viene coinvolto perché governatore, un ruolo, è possibile immaginare, conquistato con anni di sacrificio, di obbedienza, di rospi ingoiati a fatica. La sua carriera procede brillantemente, serenamente, fin quando all’improvviso tra le sue mani non passa una decisione che sovrasta ogni quotidianità.  

Pilato non sa molto di Gesù, forse lo crede anche un po’ pazzo, di certo però non lo crede un pericolo pubblico. Non riconosce in lui un criminale, Matteo nel suo resoconto è molto esplicito: «[Pilato] sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia». 

Via Crusi nel Triduo Pasquale

venerdì 7 febbraio 2020

Sale della terra. Luce del mondo

Il Vangelo raccontato sale della terra e luce del mondo

«Sale della terra. Luce del mondo. Le parole risuonano nella testa, rimbombano nel cuore, fanno tremare i polsi. Non importa che a sentirle siano le orecchie di un discepolo del 30 d.C. o di un giovane del 2020 d.C. L’imperativo è sempre bellissimo e terribile. Sale della terra. Luce del mondo. La Chiesa in uscita, che s’incammina sulle strade del mondo e va incontro al prossimo. Eppure, i mormorii dei discepoli, antichi e moderni, non si tacciono. Se abbassiamo il volume dei pensieri possiamo sentirli anche adesso: Maestro, ma quale Chiesa? Come presentarci al mondo? E, soprattutto, cosa portare nel mondo? (…)». Per Soul Food for you, il mio Vangelo raccontato di domenica 9 febbraio 2020.