martedì 10 dicembre 2019

Dov’è finita Milva?

«Ma dov’è finita la tua Milva?». La domanda scoppia così, all’improvviso, nell’aria gelida di Milano. È la sera di Sant’Ambrogio, manca poco all’ora di cena. La sosta davanti alla vetrina di una grande libreria risveglia la curiosità di un amico. Sugli scaffali sono esposti gli ultimi arrivi: decine e decine di dischi stampati per il Natale. Alcuni nati da un’ispirazione, altri da un calcolo, alcuni già onnipresenti in radio, altri invece ancora in attesa di essere scoperti. 

Milva ascolta il disco di Mina Fossati fotografata dalla sua assistente Edith Meier

È vero, c’è una grande assente, e sorprende che pochi se ne accorgano. Persino i commessi rimangono un po’ in silenzio prima di abbozzare un «ma cerca canzoni come “La filanda?”». Qualcuno della compagnia sorride imbarazzato, neanche avessi chiesto due etti di prosciutto in un’erboristeria. Lungo via Dante alcune installazioni ricordano le esibizioni milanesi di cantanti italiani e stranieri, e la domanda si ripresenta: «Dov’è Milva?».

Continuando a camminare però una scritta luminosa richiama lo sguardo, la luce arriva da via Rovello: “Piccolo Teatro”. È qui che ha avuto inizio tutto, è su questo palcoscenico che una giovanissima Milva, reduce da grandi Festival di Sanremo (basti pensare a “Il mare nel cassetto”, “Tango italiano”, “Nessuno di voi” e “Canzone”), ha scoperto un altro mondo oltre quello delle canzonette. E ha iniziato a frequentarlo, fino a diventarne protagonista. 

Al Piccolo Teatro di Milano è iniziata la carriera di Milva

Milva corre così su due binari paralleli, alternando lavori più commerciali a esperienze teatrali ricercate. Eppure, anche questa soluzione sta stretta a Milva, perché è l’idea stessa dei binari che non le piace. Milva vuole viaggiare nell’arte, vuole prima di tutto imparare, vuole nutrire il suo spirito inquieto con incontri significativi, e così fa. Regala tutta se stessa nello studio di Brecht, e ne diventa la principale interprete europea.

Si immerge nelle atmosfere del tango con Astor Piazzolla, del quale diventa musa e con il quale calca le scene dei più prestigiosi teatri d’Europa. Poi torna in Italia e collabora con Battiato, da questo incontro nascono perle come “Milva e dintorni”, “Svegliando l’amante che dorme” e “Non conosco nessun Patrizio”. Intanto è in televisione a condurre “Palcoscenico”, dove gioca con Heather Parisi e Oreste Lionello, poi dà vita a un disco, “La rossa”, che Enzo Jannacci ricama sulla sua voce. 


E intanto viaggia, studia, lavora, cresce. Ogni nuovo disco è un passo oltre, ogni nuovo spettacolo sorprende. Ogni nuova esibizione dal vivo si arricchisce delle nuove scoperte, ogni parola delle canzoni prende vita e arriva a scuotere il pubblico. Come alla sua ultima replica della Variante di Luneburg, al teatro Arena del Sole di Bologna il primo aprile del 2012. Dove non arrivava il fisico arrivava il suo animo da pantera.

Forse è proprio qui, davanti a questa scritta luminosa, che bisogna cercare Milva oggi. In una firma invisibile che racconta la storia di una diva, l’ultima diva dal fascino mitteleuropeo. Che ha dato tutto ciò che aveva al suo pubblico, e poi si è ritirata, come a preservare una magia che rischiava di non accadere più. Milva però non aspetta all’angolo come Marlene, e lo dimostra la splendida foto scattata da Edith Meier nella quale la Rossa ascolta il nuovo disco di Mina. Milva libera, unica, serena, così omaggia la sua grande collega. 


In un mondo dove l’apparenza sembra coincidere con l’essenza, la Rossa ricorda che dietro “microfoni e lustrini” continua a scorrere la vita, una vita che ha senso anche “quando il sipario calerà”. Ed oggi l’assenza si fa più dolce grazie a Nar International, perché da pochi giorni possiamo ascoltare e vedere in streaming alcuni degli ultimi lavori di Milva, e si tratta di perle quasi introvabili. A chi ci chiede dov’è Milva, chiediamo dov’è la musica. Perché, una volta scoperta la Rossa, nessuna canzone suona più come prima. 

4 commenti:

  1. milva unica,un'artista come lei non troverà un altra cantante che la potrà sostituire

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  2. Eccellente articolo, originale e acuto, su Milva la grande artista italiana, la più poliedrica di tutte in assoluto.

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  3. Grandissima artista...che nessuna tv celebra come dovrebbe in compenso sentiamo i "versacci" di Mina nello spot Tim...L'ultima volta che si è esibita era all'Arcimboldi.. bellissimo spettacolo e lei super!!

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