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venerdì 10 ottobre 2014

La fantastica avventura di Vicky

“Alzi la mano chi non ha mai sognato di parlare con piante e animali, di volare, di andare sulla luna e di vivere una straordinaria avventura in un mondo fantastico creato dai bambini. No, non servono magie, né trucchi speciali, lasciatevi guidare dalla vostra fantasia e il mondo non sarà più lo stesso, parola di Vicky!”

martedì 30 settembre 2014

Una guida con la forza di una pantera...

Un ponte tra le Valli” è la storia di un incontro; un incontro di mondi, di storie, un incontro di idee e di generazioni. I protagonisti del romanzo sono ragazzi giovani, amici che decidono di prendere in mano il loro destino e provare a cambiare le cose, preparandosi a combattere con nemici adulti e senza scrupoli. Ma il mondo degli adulti non è composto solo da personaggi negativi o da figure non più interessate a mettere in discussione le proprie idee: una guida speciale aiuterà i nostri giovani eroi nell’impresa, una guida adulta e saggia. Memoria, questo il suo nome, è la chiave che permette di aprire la strada del dialogo tra il mondo dei ragazzi e quello degli adulti; incarna il bisogno di noi giovani di trovare punti di riferimento validi, che sappiano guidarci e consigliarci più con i fatti che con le parole. 


Come tutti i personaggi delle mie storie, anche Memoria è nata da sola, è uscita con prepotenza dalla penna e ha conquistato il suo spazio tra le pagine. Man mano che prendeva forma, mi rendevo conto che l’ispirazione era reale e vicina, e si identificava in una persona che stimo e seguo con grande affetto: Milva. La Rossa. A lei il personaggio di Memoria è ispirato, a lei il personaggio di Memoria è dedicato. 
Milva rappresenta per me un esempio: artista raffinata, sempre alla ricerca di nuove sfide creative, è stata capace di scegliere la strada della qualità, dell’impegno e della serietà. E’ per me uno stimolo a credere nella meritocrazia, a lottare per portare avanti gli studi e le esperienze, a cercare di scegliere la strada che reputo più giusta e non la più facile da percorrere.

venerdì 13 giugno 2014

Anastacia in Italia

L'emozione, mista alla curiosità, che mi pervade quando torno a casa dopo una gita in libreria è sempre incontenibile... Ma c'è una cosa che può farle concorrenza: il desiderio di ascoltare un nuovo cd, appena acquistato, insieme alle mille aspettative che si creano tenendo tra le mani il biglietto di un concerto per ora lontano...
Anastacia è stata una delle prime cantanti che ho apprezzato quando ho iniziato ad ascoltare un po' di musica; ricordo bene il Festivalbar del 2003, la sua partecipazione con "To be left outside alone"... Poi anni di successi mondiali, la malattia che ritorna, la voglia di vivere e tornare a cantare che vince tutto. La grinta, la professionalità, il desiderio di cantare sempre completamente live... Un esempio molto positivo in un mondo, quello musicale, ormai legato solo all'apparenza.
Mi fa piacere condividere oggi con voi le mie speranze per ottobre: chissà, magari ci vedremo a Milano!
Per ora, un consiglio: non perdetevi "Resurrection"!