La preparazione: selezionare titoli da portare, contare copie, pensare sconti, immaginare disposizione, annotare con precisione tutto quanto.
L'attesa: manca poco, come andrà? Quante persone verranno? Sarò capace di gestire uno stand? Sbaglierò i conti?
L'allestimento: venerdì 21, primo viaggio verso Milano. Dal buio, dopo vari errori e liti con il navigatore, ecco emergere una sagoma grandissima, un'ombra che sembra una infinita coperta. Ci siamo. L'ingresso espositori, il pass, gli uomini della sicurezza che dirigono precisi ma frenetici il flusso ininterrotto di editori, addetti agli uffici stampa, librai, antiquari...
La fiera: sabato 22 e domenica 23, due giornate dense, ricchissime, senza sosta.
Ecco, questo è stato il Primo Salone Internazionale della Piccola Editoria per me. Una carica folgorante di emozioni, incontri e soprattutto... Libri! Il fascino della carta antica, unito alla vivacità dei colori dei libri nuovi. L'incontro con gli altri espositori e con il pubblico che sembrava non finire mai di entrare.