«Chi compie questi gesti è arrivato alla frutta della vita spirituale, ha davvero bisogno di essere recuperato. Ma la nostra chiesa è sempre aperta, per tutti, anche per loro». È serena la voce di don Fabio Curti, parroco di Santa Maria in Betlem, a Pavia, mentre commenta il tentato furto avvenuto ieri nella chiesa del Borgo. Obiettivo dei ladri? Il Gesù Bambino tenuto in braccio da San Giuseppe.
Il parroco ha parlato da subito di furto, escludendo la pista di un attacco blasfemo: «La statua di San Giuseppe è preziosa, è in legno policromo e risale al 1700 – spiega ancora don Fabio –, chi ha tentato di rubare Gesù Bambino molto probabilmente ha agito su commissione e voleva rivendere la statua a collezionisti. Esiste infatti un mercato sommerso molto esteso per questi oggetti, spesso le statue vengono spogliate dei Gesù Bambini per furti d’arte. Fortunatamente non sono riusciti a staccare Gesù, San Giuseppe ancora una volta ha difeso il bambino». Forse un segno in questo 2021, per volere di papa Francesco dedicato proprio a San Giuseppe.
Sono stati rubati però due piccoli putti, aggiunge don Fabio: «I due piccoli angioletti, anch’essi del 1700, si trovavano sotto il Tabernacolo e sono stati trafugati».
La statua di San Giuseppe è stata danneggiata: «La mano di San Giuseppe è stata spaccata in tre purtroppo, comunque abbiamo subito sporto denuncia ai carabinieri e dato comunicazione all’Ufficio beni culturali della diocesi, perché la statua è inventariata. Sarà presto sistemata, non è un problema, mi dispiace per la gente che è rimasta ferita da questo gesto e mi dispiace per chi ha compiuto questo gesto».
Forte la mobilitazione dei pavesi, che hanno sommerso don Fabio Curti di messaggi di vicinanza. Sui social c’è chi si propone di omaggiare il restauro, chi ricorda che manca una sola settimana alla festa del santo, chi prega in riparazione.
Cosa direbbe ai ladri don Fabio? «Vorrei dire loro che la vita è bella, che va vissuta appieno, nell’amore. Quando entri in queste logiche brutte sei alla frutta della vita, non della tua vita corporale, ma della vita spirituale. Hai bisogno di essere recuperato, ma le porte di Santa Maria in Betlem sono sempre aperte, io non le chiudo mai fino a sera. Sono aperte per tutti».
Leggi anche https://parcodigiacomo.blogspot.com/2021/01/cristianofobia-una-rassegna-stampa.html
(Images from Facebook)
Nessun commento:
Posta un commento
E tu, cosa ne pensi?