Insulti, intimidazioni, minacce e bestemmie. Tutto questo hanno scritto a Costanza
Miriano sui social. La sua colpa? Aver disdetto l’abbonamento a Disney+ come
protesta contro la scelta della casa di produzione di aderire alle battaglie
delle associazioni LGBT. Nel giro di poche ore centinaia di messaggi pieni di violenza verbale hanno invaso i suoi profili social, costringendola a chiedere l’intervento di Facebook
e di Instagram. Intervento mai arrivato, causa “personale ridotto”, così la
giornalista ha dovuto rendere il post visibile solo ai contatti amici, per
fermare l’ondata di odio.
Passa qualche ora ed ecco un articolo del Fatto Quotidiano nel quale si lascia supporre una ipotetica marcia indietro di
Costanza Miriano, che avrebbe cancellato il post della vergogna, forse proprio per
vergogna. No, la vicenda non può finire qui.
Libertà di pensiero e di parola
Qui
in gioco c’è la libertà di pensiero e di parola, un diritto sancito dall’articolo 21
della nostra Costituzione, la “più bella del mondo”. Qui in gioco c’è la
serietà di un lavoro, il giornalismo, che non può essere difeso solo quando
riporta le notizie che fanno comodo a noi. Solo quando miscela sapientemente
fatti e opinioni rivoltando la realtà come rassicura noi. Solo quando concede
spazio alle battaglie che in qualche modo portano un vantaggio a noi.
Il
giornalismo è prima di tutto ricerca della verità. Il giornalista, lo dice il
nostro codice deontologico, ha il diritto-dovere di cercare e diffondere la
verità. E la verità non è politicamente corretta, non è comoda, non è
rassicurante, è semplicemente vera. Disney (e con lei molte delle più
importanti multinazionali) negli ultimi anni ha scelto di sposare alcune
istanze delle associazioni LGBT: qualcuno ne sarà felice, qualcuno no, ma il
giornalista ha il dovere di informare i lettori sulla decisione presa dalla
casa di produzione.
Fatti e opinioni
E ha anche il diritto, proprio come tutti
i cittadini, di affiancare al fatto l’opinione. Da molti anni sono stati
ridotti sui giornali i corsivi, ovvero i commenti, le opinioni dei giornalisti
sul fatto di cronaca, riportato accanto con fedele e pulita ricostruzione. Oggi
l’opinione si mescola abilmente alla cronaca, ottenendo una variegatura che fa
comodo al potente di turno, ma ferisce in modo insanabile la fiducia del
lettore.
Costanza Miriano ha riportato i fatti, e ha espresso la sua opinione in merito, opinione anche autorevole dato che come giornalista si occupa di questi temi da anni e ne sa più di tanti esperti social. Non si può restare in silenzio, perché tacere di fronte a questa aggressione significa affermare che il giornalismo è morto.
Costanza Miriano ha riportato i fatti, e ha espresso la sua opinione in merito, opinione anche autorevole dato che come giornalista si occupa di questi temi da anni e ne sa più di tanti esperti social. Non si può restare in silenzio, perché tacere di fronte a questa aggressione significa affermare che il giornalismo è morto.
Giornalismo o ufficio stampa?
Significa affermare che al posto del giornalismo
esistono solo gli uffici stampa dei vari potenti di turno, politici o lobby che
siano, e ciascuno può avere spazio a seconda della sua potenza di fuoco. No, il
giornalismo è altro, ed è per questo che senza giornalismo non può esserci
democrazia.
In ultimo, la squallida aggressione social è stata (l’ennesimo) strappo nel cielo di carta di una narrazione politicamente corretta: come possono i paladini del rispetto e della solidarietà usare la fragilità come una clava per ferire (si sono lette frasi che sarebbero piaciute a Francis Galton)? Quanto dev’essere inaridito, cinico, nichilista un cuore per lanciare un essere umano in questo orrido pantano?
E pensare che l'unica, vera, grande disabilità è proprio un cuore incapace di amare, un cuore che brucia solo per l'odio e il male. Forse è il momento di chiedersi quanto livore e quanto vittimismo si celino dietro ad attacchi social portati avanti da utenti che sembrano muoversi compatti come truppe ordinate.
In ultimo, la squallida aggressione social è stata (l’ennesimo) strappo nel cielo di carta di una narrazione politicamente corretta: come possono i paladini del rispetto e della solidarietà usare la fragilità come una clava per ferire (si sono lette frasi che sarebbero piaciute a Francis Galton)? Quanto dev’essere inaridito, cinico, nichilista un cuore per lanciare un essere umano in questo orrido pantano?
E pensare che l'unica, vera, grande disabilità è proprio un cuore incapace di amare, un cuore che brucia solo per l'odio e il male. Forse è il momento di chiedersi quanto livore e quanto vittimismo si celino dietro ad attacchi social portati avanti da utenti che sembrano muoversi compatti come truppe ordinate.
Oggi stare dalla parte di
Costanza Miriano significa stare dalla parte del giornalismo, quindi dalla
parte della democrazia. Una democrazia sana, dove le notizie non sono
comunicati stampa prevedibili e rassicuranti, ma semplicemente notizie. E le
opinioni dei giornalisti si possono tranquillamente non condividere, ma con il
rispetto che si pensava dato per scontato già a fine prima elementare. Con
Costanza, per la libertà.
A quelli che credono di insultare dando del "down", un accorato appello: parlate del vostro disagio, vi possiamo aiutare, vedrete che piano piano ci arriverete pure voi ad un minimo di quel che si dice. Sì, persino voi.
RispondiEliminaE con quanta cattiveria..poi..Inaccettabile e inqualificabile. Di tutto e di più. Scioccante..e poi..toccare figli e marito...non ha parole..
RispondiElimina"Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia."
RispondiEliminaIl vero problema è l'odio, tutto questo odio che si riversa sui social perché l'insoddisfazione è troppo grande da sopportare. La serenità di Costanza dà troppo fastidio.
RispondiEliminaHo fatto in tempo a leggere alcuni insulti, ma la vera notizia è la tristezza. La tristezza di questi "paladini dell'accoglienza" come dici tu che in realtà odiano chiunque non la pensi come loro. Che tristezza. La vita è meravigliosa, non sanno cosa si perdono.
RispondiEliminaNo dai vi prego, ancora nel 2020 c'è qualche bullo che usa la fragilità per insultare? Ma no, non è possibile, non si può essere così sfigati! Ragazzi su dai, coraggio che la vita è bella!!
RispondiEliminaHai capito la solidarietà? Accidenti, sono così solidali che fanno quasi paura.
RispondiEliminaOvviamente nessun gessetto colorato per Costanza, nessuno canta Imagine in piazza con la mascherina arcobaleno.
RispondiEliminaNon ti curar di loro ma guarda e passa....
RispondiEliminaIo sono per la libertà di stampa, i giornalisti hanno il sacrosanto diritto-dovere di dire tutto ciò che penso io.
RispondiEliminaSono pienamente convinto della mia Scelta :
RispondiElimina"IO STO'DALLA PARTE DI COSTANZA MIRIANO"
La nostra Famiglia Ti stima, come Madre, Donna e Giornalista ❤️��
Purtroppo la verità è diventata una medicina amara ( e non può scendere a compromessi o essere barattata) ma necessaria per la salvezza dell'anima
RispondiEliminaLa Botteri viene presa in giro per l'aria trasandata con la quale si presenta in video, tutti giustamente troviamo di pessimo gusto queste battute e la difendiamo. La Miriano viene insultata, minacciata, coperta di bestemmie, e nessuno si scandalizza? Cosa si è rotto nella nostra democrazia?
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