«Idealmente, in questa Messa e nell’Atto di affidamento che
pronuncerò alla fine della celebrazione, davanti all’effigie della Vergine, io
porto la città e la diocesi tutta, invocando protezione e difesa dal terribile
male che sta mietendo vittime anche nel nostro territorio e che è fonte di
preoccupazione per tutti, soprattutto per chi è più debole ed esposto, per chi
rischia la vita e la salute nel curare i malati e nell’offrire i servizi
fondamentali per la vita delle famiglie e delle persone». Il vescovo Corrado
Sanguineti, al termine della Messa del 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione, ha
voluto affidare la diocesi e la città di Pavia alla Madonna delle Grazie.
Un
atto di consacrazione per invocare su tutta la diocesi, scossa dall’epidemia,
la protezione di Maria. Durante l’omelia, nel santuario di Santa Maria delle Grazie senza fedeli, il vescovo ha ricordato: «Paradossalmente, in questi
giorni nei quali tutti ci riscopriamo mortali, perché tutti ci sentiamo esposti
al pericolo e avvertiamo la preziosità e la fragilità della vita, si afferma,
quasi per reazione, il valore immenso di ogni vita umana: la vita dei nostri
anziani, dei bambini, dei giovani, degli adulti, la vita di tutti, di quelli
che rischiano ancora di più d’essere dimenticati – i poveri, i senza fissa
dimora, gli emigrati, i carcerati, le persone disabili o psichicamente deboli».
Il santuario, oggi retto dai salesiani, custodisce un’immagine molto cara ai
pavesi: «Secondo la tradizione, davanti all’immagine qui venerata, proprio il
25 marzo del 1609 un bambino fu prodigiosamente guarito e da allora furono
tante le grazie, corporali e spirituali, ottenute dalla Madonna, invocata come
Santa Maria delle Grazie». La Solennità dell’Annunciazione cade quest’anno nel
venticinquesimo anniversario della pubblicazione dell’enciclica Evangelium
Vitae (25 marzo 1995), «uno dei documenti di San Giovanni Paolo II più belli e
più attuali, il Vangelo della vita, un canto al dono della vita».
Davanti alla
paura, il vescovo ha invitato a seguire l’esempio di Maria: «Guardare la
Vergine annunciata, immedesimarci con il suo “Eccomi” è il culmine della
libertà, è vivere tutto con un respiro più profondo e più ampio, è attingere
nuove energie e nuova speranza nell’oggi che ci è dato. Sia lei, la Madre della
vita e di ogni vita, a sostenerci in questo tempo di prova».
Il 13 maggio del 2017, il vescovo Corrado ha consacrato la diocesi di Pavia alla Madonna di Fatima. Di seguito, l’Atto di affidamento a Santa Maria delle Grazie.
Il 13 maggio del 2017, il vescovo Corrado ha consacrato la diocesi di Pavia alla Madonna di Fatima. Di seguito, l’Atto di affidamento a Santa Maria delle Grazie.
Vergine Madre venerata in questo santuario di Pavia come Santa
Maria delle Grazie,
davanti alla Tua immagine un fanciullo guarì prodigiosamente il 25
marzo 1609.
Da allora i pavesi t’invocano e si rivolgono a Te con fiducia.
In queste ore nelle quali ci ritroviamo minacciati dall’epidemia
in corso,
come bambini impauriti, veniamo a Te e ci rifugiamo sotto il Tuo
manto.
Ti affidiamo la nostra città, la nostra diocesi, i nostri paesi:
proteggi i malati e conforta chi soffre, chi è solo, chi è in
ansia per i suoi cari,
benedici l’opera ammirevole degli operatori sanitari,
delle forze dell’ordine, di tutti coloro che assicurano i servizi
essenziali.
Sii vicina alle famiglie e non far mancare il calore della
concordia e la forza della preghiera,
nei cuori di tutti fa rinascere la fiamma e la luce della fede,
anche nei Tuoi figli più lontani, che hanno smarrito la strada
della verità.
Mentre ci consacriamo con animo filiale e fiducioso al Tuo Cuore
Immacolato,
desideriamo con Te, Vergine dell’Annunciazione,
ripetere il nostro “Eccomi” a Dio e alla sua santa volontà:
ci impegniamo a riprendere il nostro cammino,
quando potremo di nuovo radunarci nelle nostre chiese e comunità,
nell’ascolto più intenso della Parola di Dio,
nella partecipazione più fedele all’Eucaristia domenicale,
nella pratica quotidiana della carità tra noi e verso i più
poveri.
Santa Maria delle Grazie, mostrati madre per tutti,
accogli il nostro Atto di affidamento e volgi a noi il Tuo sguardo
di madre!
Amen.
Pavia, 25 marzo 2020
Solennità dell’Annunciazione del Signore
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Corrado vescovo
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