«La qualità di una civiltà si misura dal rispetto che ha per il più debole dei suoi membri». Lo ripeteva spesso Jérôme Lejeune (1926-1994), il grande scienziato francese che il 21 gennaio scorso è stato dichiarato venerabile dalla Congregazione per le cause dei santi, che ne ha riconosciuto le «virtù eroiche».
Una storia controcorrente la sua, con una carriera pronta a prendere il volo quando scopre le cause della Sindrome di Down (il Nobel era lì a un passo), ma il volo si arresta bruscamente quando il professor Lejeune spiazza la comunità scientifica: le sue scoperte non servono a eliminare la Trisomia 21, quanto ad accompagnare i genitori, ad aiutarli ad accogliere la vita nascente, servono a sostenere la vita di chi nasce con quel curioso quarantasettesimo cromosoma.