Alcuni mesi fa, in contemporanea con l’uscita del suo ultimo (e splendido) disco, Milva ha dato l’addio alle scene musicali, lasciando così un vuoto incolmabile nella musica italiana. Sì, perché quello che ha rappresentato Milva nei suoi cinquant’anni di carriera è inimitabile ed insostituibile. La Rossa ci lascia dischi frutto di collaborazioni uniche, basti pensare a “Milva canta Merini” (le poesie di Alda Merini si trasfigurano e diventano musica), oppure a “In territorio nemico” (canzoni composte da Giorgio Faletti), senza dimenticare il bellissimo disco realizzato con Ennio Morricone e la lunga e fertile collaborazione con Franco Battiato, l’anima gemella musicale di Milva. Per quanto riguarda il teatro poi, la Pantera di Goro ha saputo donare perle preziose grazie al lavoro con Giorgio Strehler, Astor Piazzolla e Luciano Berio (per citarne solo alcuni).
Proprio grazie al suo incredibile impegno, Milva è riuscita a diventare la più grande interprete brechtiana in Germania, paese solitamente “ostile” nei confronti di cantanti italiani. Il suo successo non si è fermato lì, conquistando letteralmente mezzo mondo , rapito dal fascino della Rossa.
Ho scoperto questa grande artista al festival di Sanremo del 2007, quando vi ha partecipato con il brano (tratto dall’album “In territorio nemico”) “The show must go on”. Ho voluto approfondire la mia conoscenza di questa interprete dalla lunga chioma rossa che sembrava fermare il tempo mentre cantava sul palco dell'Ariston.
Da quel momento ho sempre avuto un sogno: poter assistere ad un suo concerto dal vivo. Purtroppo, quando stavo per acquistare i biglietti per il concerto di presentazione dell’album “Non conosco nessun Patrizio”, Milva viene ricoverata in ospedale e, dopo un mese, abbandona le scene. Poco tempo dopo però, durante il programma “L’Arena” su Rai1, la cantante annuncia un ultimo contratto con il Piccolo, per quattro serate de “La variante di Luneburg”, ed esprime il suo desiderio di riuscire a rispettarlo, come ultima apparizione sul palcoscenico. La settimana dopo ero in macchina (con una persona speciale, insostituibile compagna di avventure) e giravo perso nelle vie di Milano alla ricerca della biglietteria del Piccolo. Alla fine ce l’ho fatta: ho i biglietti per martedì 22 marzo 2011 e non vedo l’ora che arrivi quel momento.
Voglio davvero invitarvi tutti al Piccolo teatro di Milano per “La variante di Luneburg” 2011, “fabula in musica” tratta dal best-seller dello scrittore Paolo Maurensig, con le musiche del maestro Silviotti, la voce recitante di Walter Mramor e naturalmente lei: Milva.
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