Cominciamo subito con un argomento che mi sta molto a cuore: la televisione. Ultimamente si sta verificando un lento ma progressivo imbarbarimento dei programmi televisivi, che finisce inevitabilmente col contagiare il pubblico a casa. Stiamo assistendo ad una drastica diminuzione di un valore fondamentale: il rispetto. Rispetto tra gli opinionisti, tra giornalisti e politici, tra conduttori e direttori di rete e rispetto degli autori televisivi per il pubblico a casa, soprattutto di quello più giovane.
Voglio citare alcuni casi che hanno colpito maggiormente la mia attenzione; non può mancare l’episodio di “Blog”, trasmissione di Rai3 che, tempo fa, ha trasmesso (in piena fascia protetta) un folle monologo pieno di bestemmie ed insulti sotto alcune immagini del Grande Fratello. Altro esempio che potremmo citare è “Terra ribelle”, fiction di Rai1 che si presentava in prima serata con il bollino verde, pur contenendo scene volgari e violente. Nelle ultime settimane abbiamo assistito poi a liti continue in tutti i talk-show televisivi, trasmissioni nelle quali si insultavano persone non presenti e telefonate in diretta di persone non presenti in cui si insultavano conduttori, autori ed ospiti presenti nelle trasmissioni.
Un girone infernale reso ancora più folle dalla scritta che è apparsa più volte sul nostro teleschermo, che ci invitava a pagare un certo canone… Credo sia il momento di fare una pausa: dove vogliamo arrivare? Siamo circondati da grida che coprono un vuoto immenso, un enorme cratere dal quale sono scomparsi il rispetto, la buona educazione, un linguaggio corretto e ricco… Dove sono le coscienze? Dove sono l’indignazione ed il buon gusto? Dove sono le mail di protesta? Le mie non bastano…
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