“Sono sicura che se siete venuti qui partendo di notte,
attraversando il mare e le montagne, rinunciando magari ai soldi per un vestito
nuovo, non è solo per dire no a una legge sbagliata. Siamo qui perché la vita è
una cosa seria, e quando è minacciata abbiamo il dovere di alzarci in piedi,
non con rabbia ma da risorti.
Siamo qui a dire che la famiglia è il vero bene
dell’uomo, di ogni uomo, è un patrimonio di tutti, e le leggi che la feriscono
sono una sconfitta per l’umanità, tutta.
Noi non siamo qui a combattere per i principi, noi siamo
qui per le persone, per la loro carne e per la loro anima. La famiglia è
l’unione di un uomo e di una donna aperti alla vita, e non c’è bisogno di
essere cristiani per capirlo. La famiglia è il luogo in cui i bambini imparano
a voler bene, vedendo i genitori che continuamente, ogni giorno si perdonano
per il fatto di essere così diversi, maschio e femmina. Ma se il pensiero unico
nella parte ricca del mondo cerca di dire un’altra cosa, noi cristiani vogliamo
continuare a dire la verità dell’uomo. La verità di ogni uomo è Cristo, anche
per chi non lo conosce ancora, e noi abbiamo la gioia di annunciarlo, con
umiltà e con fermezza, senza giudicare ma raccontando quello che ha guarito e
salvato le nostre vite ferite.
Noi donne abbiamo un compito speciale. Le nostre viscere
sanno cosa vuol dire custodire la vita. Anche quelle che non hanno avuto la
gioia di essere madri hanno il compito di chinarsi sulla vita quando è più
debole e di aiutarla a crescere. Noi donne, a cui Dio ha affidato l’uomo,
dobbiamo aiutarlo ad alzare lo sguardo, a vedere il bene e la bellezza a cui
ogni uomo è chiamato. Riprendiamoci questo ruolo che stiamo dimenticando per
emanciparci, torniamo a essere vere donne capaci di accoglienza, e se lo faremo
i nostri uomini torneranno a essere capaci di grandezza.
Ci dicono che siamo in ritardo, che dobbiamo far presto
ad approvare questa legge per metterci alla pari. Ma alla pari con chi? Quali
sono i paesi che stanno avanti? Quelli che vogliono che a nessun bambino down
sia permesso di vivere? Quelli che vogliono l’eutanasia per i bambini malati e
i vecchi improduttivi? L’aborto sempre, anche al sesto mese? Quelli stanno
avanti nel declino di questa Europa in cui si nasce sempre di meno e ci si
suicida sempre di più? Noi siamo l’Italia e fermeremo questa ondata che sta
sconfiggendo l’umanità. A noi che fondavamo il diritto quando i barbari ancora
si tingevano la faccia, non ce ne importa niente se “ce lo chiede l’Europa”. Ce
lo chieda pure, ma noi diciamo no.
Fermiamo questa legge che chiama diritti i desideri, fermiamo
questa legge che chiama civili pratiche barbare come l’utero in affitto,
fermiamo questa legge che non vuole il vero bene delle persone omosessuali (e
tanti sono qui con noi), e metteremo un fronte nel cuore dell’Europa. Fermeremo
la sconfitta dell’umanità nella culla della civiltà occidentale.
La battaglia per la verità sull’uomo e sulla donna è una
battaglia del bene contro il male, e non sarò mai abbastanza grata a Kiko
Arguello, senza il quale niente di questa meravigliosa avventura sarebbe
cominciato, per aver ricordato che stiamo combattendo una battaglia di natura
escatologica.” (intervento completo di Costanza Miriano al Family Day, Circo
Massimo, Roma, 30/01/2016)
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