lunedì 30 novembre 2020

Le notizie DOP e IGP

«Le foto come gli articoli presenti su XXX sono presi in larga parte da Internet e quindi valutati di pubblico dominio». Sì, è necessario leggere più e più volte per accertarsene, ma c’è scritto davvero così. La frase compare in fondo a un blog cattolico tradizionalista molto cliccato e molto condiviso sui social

Una giustificazione simile, riguardo l’utilizzo libero del materiale online, compare in fondo a un altro sito, che si presenta come un “notiziario di informazione cattolica indipendente”. Anche in questo caso si specifica che «Le foto presenti sul sito sono prese in larga parte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio». Ma l’elenco potrebbe continuare per molte battute, rivelando un fitto sottobosco di “informazione” cattolica. 

Mascherina di carta
Image by Charles Deluvio from Unsplash

sabato 28 novembre 2020

Harry Potter? "Pericoloso"

«Un ex satanista di alto livello, ha detto in maniera chiara che in quei film ci sono chiari riferimenti a satana e al libro del capro», il commento che non ti aspetti (caro utente, attenzione alla punteggiatura). Un passo indietro: con la nuova maratona Harry Potter proposta da Canale 5, ogni giovedì in prima serata un capitolo della saga, gran finale a Capodanno, i motori di ricerca hanno visto impennarsi le richieste di informazioni sulla storia nata dalla penna di J.K. Rowling. 

Tra gli articoli proposti ce n’è anche uno del sottoscritto, che ha attirato l’attenzione di diversi utenti: “Maratona Harry Potter, il gran finale e il senso della saga”, pubblicato il 7 aprile 2020 su questo blog. In questi giorni l’articolo in questione è stato così riscoperto e condiviso in alcuni gruppi Facebook, dove ha scatenato un certo dibattito. Dibattito che si potrebbe riassumere con: «Harry Potter è satanico, chi non lo ammette è lobotomizzato, l’autrice è una strega, spegnete la tv». 

Saga Harry Potter

venerdì 27 novembre 2020

Feltri vs. Boldrini, i giornali sono altro

Il direttore decide cosa esce sul giornale che dirige e cosa no. Basterebbe questo, in condizioni normali, a mettere una pietra sopra al roboante dibattito che vede contrapposto Mattia Feltri, direttore dell’Huffington Post, a Laura Boldrini, che si dichiara vittima della censura. 

La vicenda è ormai nota anche ai non addetti ai lavori, ma vale la pena rifletterci sopra un istante, perché le mille voci che si rincorrono dimostrano una cosa sola: il giornalismo è una cosa seria. E il 99% di chi sta gridando contro Feltri non ha la più pallida idea di cosa sia il giornalismo. 

Già, perché in questo tempo nel quale i contorni delle professioni diventano sfocati, il giornalista è sicuramente uno dei professionisti più colpiti dalla nebbia

Giornalista e fotoreporter

Eventi e libri per bambini

Comunicazione di servizio: Il parco di Giacomo si rifà il trucco. No, tranquilli, nessun cambiamento radicale: il parco è nato così, con i colori di un vero parco, e così rimarrà. La semplicità dello stile è cercata e voluta, perché il senso di questo blog è sempre stato l’incontro azzardato fra il giardino di Epicuro e “Il parco di Giacomo” della canzone di Cristina D’Avena. 

Un luogo virtuale dove protagonista è la parola. Ieri sotto forma di favole, oggi sotto forma di articoli. Quando questo blog è nato, nel 2011, ero nel pieno della mia attività di autore di libri per bambini. E sono felice che oggi, da giornalista professionista, rimanga traccia di questi anni pieni di fantasia. 

Giacomo lettura animata

mercoledì 25 novembre 2020

Tutorial a "Detto Fatto": il solito trash

Sta sollevando un gran polverone il tutorial per una spesa sensuale realizzato nello studio di “Detto Fatto”, nella fascia pomeridiana firmata Rai 2. Forte l’indignazione sui social, per quella che viene definita una rappresentazione sessista. Eppure questo misero teatrino arriva dopo anni di spettacolarizzazione del trash. Com’è possibile fare i sepolcri imbiancati oggi? E, soprattutto, com’è possibile accusare di sessismo ciò che è tutto fuorché sessismo? 

Perché Emily Angelillo, professione pole dancer, non ha fatto altro che adeguarsi alla famelica dipendenza da trash che abita la televisione e i social. E il bisogno di spazzatura avvolge tutto, persino i programmi teoricamente più “alti”. Non è più possibile infatti preparare un talk show senza l’ospite fumantino che certamente prima o poi esploderà, ribaltando il tavolo e magari abbandonando lo studio, ovviamente dopo aver gridato contro tutto e tutti. Non può mancare la domanda allusiva, volgare, il doppio senso che rimane sospeso tra gli sguardi fintamente scandalizzati di conduttori e ospiti. 

Tutorial spesa sensuale

martedì 24 novembre 2020

"Harry Potter e il prigioniero di Azkaban", la notte si avvicina

«Harry Potter era un ragazzo insolito sotto molti punti di vista. Prima di tutto, odiava le vacanze estive più di qualunque altro periodo dell’anno. Poi voleva davvero fare i compiti, ma era costretto a studiare di nascosto, nel cuore della notte. E per giunta era un mago». Si apre così “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, il terzo capitolo della saga che ha segnato l’adolescenza di milioni di ragazzini nati negli anni ’90. 

Giovedì 26 novembre 2020, dalle ore 21.40 (si spera prima, si teme dopo), ritorna su Canale 5 la magia nata dalla penna di J.K. Rowling. E il terzo capitolo segna lo stacco, perfettamente ripreso nel film diretto da Alfonso Cuarón, dall’infanzia all’adolescenza. 

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

domenica 22 novembre 2020

Giuni Russo e Milva, il duetto impossibile

Sono le prove a fare la differenza. Sono quei momenti rubati da una telecamera quasi nascosta, quando ancora il teatro o il palazzetto o la piazza sono vuoti, a certificare la differenza fra l’artista e altro. Perché sì, bando al politicamente corretto: non tutti sono artisti. Non tutto ciò che viene proposto da un palco è arte. 

Ciò non significa imbrigliare le emozioni, queste vanno dove vogliono e non fanno differenza fra tormentone estivo costruito a tavolino e poesia trasformata in musica dal più grande compositore. Però è giusto riconoscere per cosa si è pagato il biglietto. 

Giuni Russo foto

venerdì 20 novembre 2020

Facebook in zona rossa

Non è facile decidere di abbandonare Facebook per chi fa il giornalista. Non è facile perché oggi dai social arriva una percentuale imponente di traffico, dunque di visibilità, dunque di pubblicità e abbonamenti e donazioni. Arriva cioè una buona fetta dei ricavi, diretti e indiretti, che consentono a un giornale o a un blog di guadagnare, soprattutto se parliamo di prodotti esclusivamente digitali, nati senza versione cartacea. 

Eppure, dopo circa otto anni dall'iscrizione, posso dire con serenità che il clima che si respira sulla piattaforma di Mark Zuckerberg non fa più per me. 

Social e news online

mercoledì 18 novembre 2020

Radio Maria, così non va

«Padre Livio Fanzaga, il nemico perfetto di chi ci vuole zombie». Il titolo campeggia su un link condiviso sulla pagina Facebook ufficiale di Radio Maria. Il direttore, padre Livio Fanzaga, è da giorni nell’occhio del ciclone per le sue dichiarazioni sulle origini del Covid-19. 

Secondo la voce storica della radio cattolica più ascoltata in Italia infatti, il virus sarebbe stato creato in laboratorio come strumento delle élite mondiali per trasformare le persone in zombie. Non in senso stretto, ovviamente, anche se qualche lettore avrà subito pensato alle atmosfere di “Buffy l’ammazzavampiri”, ma come effetto indiretto della nuova vita: isolamento, perdita del lavoro, sfilacciamento delle relazioni. Insomma, perdita della libertà. 

Padre Livio Fanzaga

martedì 17 novembre 2020

Germania e Svizzera, Natale in casa

«La città si accende per Natale, i bar si riempiono mentre il sole tramonta, nelle vetrine si specchiano passanti veloci carichi di borse. Voi non avete voglia di scappare? Di fuggire lontano? Solo per qualche giorno, solo per poco». Così scrivevo in apertura di un mio pezzo dal titolo “Avvento, un tempo per rimanere”, pubblicato sul blog di Costanza Miriano il 4 dicembre 2019

Le prime settimane di dicembre sono sempre le più frenetiche: le lancette dell’orologio accelerano all’improvviso, tutto inizia a correre ed è facile perdere la bussola. Quest’anno? Come sarà l’Avvento 2020

Luci Natale
Image by Marina khrapova from Unsplash

domenica 15 novembre 2020

Barbara D'Urso intervista il piccolo Tommaso

Alla fine arriva Barbara. Ebbene sì, le luci di Barbara D’Urso hanno raggiunto e illuminato il piccolo Tommaso, autore della discussa lettera (in realtà una PEC) indirizzata al premier Conte nella quale chiede delucidazioni sull’autocertificazione che dovrà usare Babbo Natale. Discussa, appunto, per giorni: alzi la mano chi non ha pensato a una manovra propagandistica firmata Casalino. 

Ora si scopre che il piccolo Tommaso non si chiama Rocco, esiste e ha davvero cinque anni. Ma il problema non è scoprire la paternità effettiva della missiva, bensì cogliere l’occasione per fare un ripasso. 

Torniamo al 5 ottobre del 1990: quel giorno Ordine dei Giornalisti, Federazione nazionale stampa italiana e Telefono Azzurro si siedono attorno a un tavolo e firmano la Carta di Treviso. Cuore della carta deontologica? Lo sviluppo armonico e integrale del minore. 

Pomeriggio Cinque

venerdì 13 novembre 2020

Piovono bufale: come difendersi

«Il Natale è spirituale non viene bene farlo in tanti», il premier Giuseppe Conte. «Le feste natalizie? Meglio trascorrerle su Skype», Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano, che ospite di “Mattino Cinque” aggiunge: «I regali dovrebbero essere acquistati esclusivamente su Internet, il cenone dovrebbe avvenire in gruppi ristretti magari collegandosi in video-chiamata». E ancora: «Lockdown? Io non esco già più di casa», la professoressa Ilaria Capua. «Napoli è malata, agire o sfileranno le bare», Bruno Zuccarelli, vice presidente dell'Ordine dei medici di Napoli. 

Questo è il clima che si respira visitando le versioni online di alcuni quotidiani e accendendo la tv. Sempre più spesso la caccia all’ultimo clic prende il sopravvento, e la situazione degenera. Se poi, per puro masochismo, si aprono i social, si viene inondati da “articoli” e video provenienti dai siti più bizzarri, spesso anonimi, e lì la ricerca della verità diventa una vera mission impossible: «Quello che nessuno vuole dirti», «La grande bugia del coronavirus», «Ecco perché le mascherine fanno solo male», «Manda subito questo messaggio a tutti i tuoi contatti, ecco come vogliono tracciarci», «Colpo di Stato», «Tutti in farmacia a prendere il bionitratodiammonioecadmio…», e si potrebbe continuare per pagine e pagine. 

Fake News

Harry Potter su Canale 5

Ebbene sì, la magia è ancora tutta lì. Nella notte di Privet Drive, al civico 4, nella caotica vivacità di Diagon Alley, nell'imponenza di Hogwarts che si staglia nella notte. Sono passati 19 anni, siamo cambiati noi ed è cambiato un po’ anche il mondo, eppure qualcosa non è cambiato. Qualcosa è rimasto esattamente identico a quella sera del 2001, quando per la prima volta entravo nel cinema “Corso” della mia città, pronto a scoprire la trasposizione cinematografica di una saga che stava lasciando una traccia nella storia. 

Harry Potter e la Pietra Filosofale” lo avevo divorato. E mi ero subito immaginato un mondo, un mondo straordinario, con volti e voci e suoni e profumi e sapori. Incredibilmente, quella sera li ritrovavo tutti lì, su quello schermo immenso. Li riconoscevo, perché erano uguali a quelli che popolavano la mia fantasia. Una magia nella magia, che non si sarebbe mai più ripetuta. 

Hogwarts

martedì 10 novembre 2020

Processo Rocchelli, i riflettori rimangano accesi

Conferenze stampa e annunci di un futuro pieno di soddisfazioni. Succede questo in Ucraina attorno a Vitaly Markiv, condannato in primo grado (il 12 luglio del 2019) a 24 anni di reclusione per la morte del fotoreporter Andy Rocchelli, e assolto in secondo grado (il 3 novembre del 2020) per non aver commesso il fatto, secondo l’articolo 530 comma 2 del codice di procedura penale. 

È necessario attendere le motivazioni della sentenza, che saranno depositate entro 90 giorni, ma intanto cosa succede? La mobilitazione ucraina non si è mai fermata, mentre in Italia tutto tace. 

Arsen Avakov e Vitaly Markiv

domenica 8 novembre 2020

Maratona Harry Potter dal 12 novembre su Canale 5

Quasi 5 milioni di telespettatori. Martedì 7 aprile, nel pieno della Fase 1, l’ultimo capitolo della speciale maratona Harry Potter aveva vinto la sfida dell’Auditel, regalando a Mediaset risultati insperati. 

Tutta la maratona in realtà si era rivelata il vero “caso lockdown”: richiesta a gran voce dai fan sui social, aveva saputo conquistare ogni sera migliaia di spettatori in più del capitolo precedente, fino a picchi di oltre cinque milioni di persone. Un dato incredibile, soprattutto considerando gli anni passati dall’uscita, le repliche annuali, i milioni di VHS e DVD venduti. 

Di fronte ai nuovi lockdown regionali e al coprifuoco nazionale, Mediaset rilancia: da giovedì 12 novembre, in prima serata su Canale 5, ritorna la saga nata dalla penna di J.K. Rowling, con una lunga maratona che accompagnerà gli spettatori attraverso i 7 film tutti i giovedì sera fino al 31 dicembre. 

venerdì 6 novembre 2020

Coprifuoco a Roma, non chiudete la bellezza

Ecco il Colosseo, l’Altare della Patria, la cupola di San Pietro, più in là anche il Quirinale. Il tramonto si stende su Roma come un lenzuolo, e la città pian piano si addormenta, senza sapere che giornate la attendono. Il nuovo Dpcm ormai è stato firmato, si avvicinano il coprifuoco nazionale alle 22 e le chiusure regionali in base all'avanzata del contagio. 

Scendere in strada ora ha un sapore diverso, perché nella capitale non si arriva mai per caso: ogni visita porta con sé emozioni, paure, incognite e speranze. Questa volta professionali, e la soddisfazione conquistata cancella finalmente la lunga fatica. 

Tramonto su Roma