Ebbene sì, la magia è ancora tutta lì. Nella notte di Privet Drive, al civico 4, nella caotica vivacità di Diagon Alley, nell'imponenza di Hogwarts che si staglia nella notte. Sono passati 19 anni, siamo cambiati noi ed è cambiato un po’ anche il mondo, eppure qualcosa non è cambiato. Qualcosa è rimasto esattamente identico a quella sera del 2001, quando per la prima volta entravo nel cinema “Corso” della mia città, pronto a scoprire la trasposizione cinematografica di una saga che stava lasciando una traccia nella storia.
“Harry Potter e la Pietra Filosofale” lo avevo divorato. E mi ero subito immaginato un mondo, un mondo straordinario, con volti e voci e suoni e profumi e sapori. Incredibilmente, quella sera li ritrovavo tutti lì, su quello schermo immenso. Li riconoscevo, perché erano uguali a quelli che popolavano la mia fantasia. Una magia nella magia, che non si sarebbe mai più ripetuta.
Oggi invece, notte tra il 12 e il 13 novembre 2020, lo sguardo è decisamente più disincantato. Purtroppo. Che grazia però scoprire che lo stomaco si attorciglia ancora a sentir parlare di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato. Che sulle braccia compare ancora la pelle d’oca quando Albus Silente alza la voce. Che il cuore batte più forte in presenza di Minerva McGranitt, quasi imponendo di sedersi più dignitosamente sul divano. Che la gioia esplode rendendosi conto di avere accanto nella vita i miei Ron, Hermione, e tutto l’Ordine della Fenice. Che la risata nasce spontanea ogni volta che qualcuno dice: «Hogwarts è un posto sicuro».
Guardare Harry Potter non significa immergersi in un’operazione nostalgia che cancella la realtà. Significa ravvivare la fiamma della fantasia, la facoltà cioè di vedere che oltre c’è altro. Oltre le brutture, le ingiustizie, le bugie rassicuranti che sono in realtà menzogne vischiose, oltre le delusioni, oltre la totale mancanza di solidarietà generazionale che ogni giorno lascia sconcertati.
La battaglia tra il Bene e il Male, motore della storia, è la nostra battaglia quotidiana fra ciò che è giusto e ciò che è facile. Sì, proprio quella battaglia sulla quale molti provano ad apporre una bandiera colorata, con slogan ciclostilati in proprio e falsa compartecipazione.
Finché la fantasia scalpita c’è speranza di verità, perché l’inquietudine continua a pretendere nuove strade e nuove domande. E se la rete ammiraglia di Mediaset sceglie la maratona Harry Potter (nonostante un palinsesto ormai quasi interamente plagiato dal gusto dell’orrido) per accompagnare il suo pubblico verso Capodanno… C’è ancora speranza. Ogni giovedì sera, in prima serata, su Canale 5: il viaggio è dentro di noi. E la magia abbonda.
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(Image by Jules Marvin Eguilos from Unsplash)
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