Blog di Giacomo Bertoni, giornalista e scrittore. Già la Provincia Pavese, Ossigeno per l'informazione, il Ticino, Radio Mater, iFamNews.
Qui si parla di giornalismo, giovani, vita, libri, Chiesa e futuro.
mercoledì 18 novembre 2020
Radio Maria, così non va
«Padre Livio Fanzaga, il nemico perfetto di chi ci vuole
zombie».
Il titolo campeggia su un link condiviso sulla pagina Facebook ufficiale di
Radio Maria. Il direttore, padre Livio Fanzaga, è da giorni nell’occhio del
ciclone per le sue dichiarazioni sulle origini del Covid-19.
Secondo la voce
storica della radio cattolica più ascoltata in Italia infatti, il virus sarebbe
stato creato in laboratorio come strumento delle élite mondiali per trasformare
le persone in zombie. Non in senso stretto, ovviamente, anche se qualche
lettore avrà subito pensato alle atmosfere di “Buffy l’ammazzavampiri”, ma come effetto
indiretto della nuova vita: isolamento, perdita del lavoro, sfilacciamento
delle relazioni. Insomma, perdita della libertà.
Queste affermazioni hanno
scatenato un acceso dibattito che è divampato sulle principali testate italiane (spesso con un retrogusto laicista che con la cronaca c’entra poco), dunque il
link condiviso sulla pagina della radio fa presagire un editoriale di fuoco del
direttore, che si difende dagli attacchi. Il link si presenta radiomaria.it,
quindi materiale prodotto dalla radio: leggiamo.
Una volta aperto ci si ritrova
sì sul sito della radio, ma non c’è nessun articolo di padre Livio Fanzaga o di
un giornalista dell’emittente. C’è invece un articolo di Francesco Borgonovo, firma
de La Verità, screenshottato e riproposto. Strano: La Verità è molto rigida sul
tema, ha deciso di non pubblicare i propri articoli sul sito del giornale, solo
gli abbonati possono leggerli. Una scelta drastica, che sta dando però ottimi
risultati sulle vendite del quotidiano arrivato in edicola per la prima volta
il 20 settembre del 2016. Dunque, strano.
In fondo alla pagina dove è riportato l’articolo
c’è una sezione “Potrebbero interessarti anche”, con cinque articoli di
attualità. Interessante, Radio Maria produce articoli: leggiamo. No, nessuno
dei cinque articoli è stato scritto da un giornalista di Radio Maria, sono
tutti copiati e incollati da La Nuova Bussola Quotidiana e Il Foglio. Cliccando
su “Articoli in evidenza” si arriva poi a un’altra pagina, dove si legge: «Selezione
di articoli di giornale a cura del nostro Direttore Padre Livio».
E giù con
decine, centinaia di articoli copiati e incollati dalle testate giornalistiche
più svariate. Principali vittime La Verità, La Nuova Bussola Quotidiana, Il
Foglio, Tempi, Corriere della Sera. Ma la lista è lunga. C’è persino un’intervista
di Carlo Verdelli ad Anna Maria Brambilla, primaria dell’ospedale Sacco,
originariamente uscita sul Corsera. Chi fa caso al nome e alla testata indicati
in alto nella pagina? Per di più senza link né altri riferimenti?
Facile
immaginare il pensiero di molti ascoltatori: «Ma pensa che
bravo questo Carlo Verdelli che intervista la primaria del Sacco per la radio».
No, non è fantascienza, e basta leggere i commenti alla pagina Facebook per rendersene
conto.
L'eccessivo candore (a volte ingenuo, a volte superficiale) ovviamente non giustifica le decine di commenti volgari e irrispettosi, magma derivante da leoni da tastiera e troll, che nulla c'entrano con la lecita espressione di opinioni differenti.
Questa prassi del copia e incolla è illecita e profondamente irrispettosa del lavoro altrui.
Dietro un articolo di cronaca, un’intervista, un editoriale, ci sono ore e ore
di lavoro, a volte giorni di studio e ricerca, ci sono professionalità e
impegno. Ogni articolo è commissionato da una testata, che lo paga e lo offre
come servizio ai lettori. E i lettori ricambiano acquistando la copia cartacea
in edicola, abbonandosi alla copia digitale oppure ancora cliccando sul sito
originale della testata.
Così si riconosce il lavoro del giornalista, così si
rispetta la fatica e la professionalità, così il lettore stesso è tutelato, perché
sa chi ha commissionato quell’articolo, chi lo ha scritto, dove è stato
pubblicato e perché. Così, infine, si comporta un “buon cristiano e onesto
cittadino”, che non può calpestare le regole neanche in nome del volontariato.
Stride la richiesta di offerte posta accanto agli articoli rubati dai siti
delle testate: se si desidera ricevere offerte bisogna anche produrre contenuti
inediti. E Radio Maria ha i numeri per farlo.
Nessuno mette in dubbio l’opera
di evangelizzazione portata avanti dalla radio, pensata e creata (vale la pena
ricordarlo) da don Mario Galbiati nel 1982, ma nulla giustifica la violazione
del diritto d’autore, violazione che colpisce un settore già profondamente ferito dalla crisi. Si parla di posti di lavoro persi e di giovani che vedono
ridursi le possibilità di crescita professionale.
Perché abbonarmi a un
giornale se posso leggere gli articoli gratis sul sito di Radio Maria? Perché abituarmi
ad approfondire, a comprendere oltre che leggere, a conoscere le differenti linee
editoriali delle testate, se tanto trovo un comodo mix gratuito e immediato sul
sito di Radio Maria?
Padre Livio Fanzaga, che tra l’altro risulta iscritto all’albo
dei giornalisti dal 4 aprile del 1991, nel registro dei pubblicisti, è tenuto a
rispettare la deontologia e il diritto d’autore. Il copia e incolla selvaggio lasciamolo ai blog di quart'ordine.
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