martedì 17 novembre 2020

Germania e Svizzera, Natale in casa

«La città si accende per Natale, i bar si riempiono mentre il sole tramonta, nelle vetrine si specchiano passanti veloci carichi di borse. Voi non avete voglia di scappare? Di fuggire lontano? Solo per qualche giorno, solo per poco». Così scrivevo in apertura di un mio pezzo dal titolo “Avvento, un tempo per rimanere”, pubblicato sul blog di Costanza Miriano il 4 dicembre 2019

Le prime settimane di dicembre sono sempre le più frenetiche: le lancette dell’orologio accelerano all’improvviso, tutto inizia a correre ed è facile perdere la bussola. Quest’anno? Come sarà l’Avvento 2020

Luci Natale
Image by Marina khrapova from Unsplash

In Lombardia siamo stati i primi a diventare zona rossa a fine febbraio e i primi a tornare zona rossa a novembre. Per le strade non c’è frenesia, molte saracinesche sono abbassate e non si sa quante riusciranno ad alzarsi al termine del lockdown. Si arriva all’Avvento immersi in un clima di incertezza, celata dietro una pace apparente. Si lavora da casa, si fa la spesa una volta alla settimana, ci si concede una passeggiata in giardino, tutto intorno c’è un silenzio inimmaginabile. Sarà un Avvento diverso, sarà un Natale straordinario, nel senso più neutro del termine. 

Un segnale arriva da Hannover, in Germania, ed è il Catholic Herald a darne notizia proprio in queste ore: «Le chiese luterane e cattoliche in Svizzera e Germania stanno pianificando che le persone celebrino i riti religiosi natalizi a casa a causa della pandemia da COVID-19 – si legge nell’articolo –. In Germania, Matthias Kopp, portavoce della Conferenza episcopale cattolica, ha detto che le chiese cattoliche e luterane pubblicheranno un mini opuscolo che sarà disponibile per il download. La conferenza episcopale tedesca fornirà anche mezzo milione di copie stampate per le diocesi, ha riferito l'agenzia di stampa cattolica tedesca Kna». 

Chiesa Natale
Image by Michelle Maria from Pixabay

Nella festa che è condivisione per eccellenza, l’invito è inedito: celebrare il Santo Natale solo con la propria famiglia, nell’intimità della casa. Una casa che ancora una volta può diventare Chiesa domestica, come avvenuto nella fase più dura del lockdown nazionale. Il progetto ideato dalla Chiesa luterana e dalla Chiesa cristiana cattolica della Svizzera non a caso recita: «Non importa quanto siano avverse le circostanze, Gesù viene nel mondo come luce e prende il suo posto in mezzo a noi». 

Infine, si incoraggiano i fedeli a mostrare e condividere la gioia del Natale, addobbando le case con i simboli della festa. Un presepe illuminato davanti alla finestra o una stella cometa sul balcone: segni di luce per tutta la città, segni da rinnovare anche sui balconi italiani, con generosità. 

E in Italia? Difficile fare previsioni, l’unica cosa certa è che, almeno per le zone rosse (e se resterà il coprifuoco), non sarà possibile celebrare la tradizionale Messa di Mezzanotte. Più dell’anno scorso allora l’Avvento è un tempo per rimanere. Per rispettare, per aspettare, per riscoprire. Uniti anche se distanti. 

Leggi anche https://parcodigiacomo.blogspot.com/2019/12/come-prepararsi-al-natale.html

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