domenica 31 gennaio 2021

Foto di minori sui giornali

Si possono pubblicare sui giornali fotografie di vittime minorenni? Si può prendere una foto o screenshottare un video con un minore da un social e poi pubblicare le immagini sulla testata? La deontologia giornalistica, nello specifico la Carta di Treviso, non lascia spazio a interpretazioni: «Il fondamentale diritto all’informazione può trovare dei limiti quando venga in conflitto con i diritti dei soggetti bisognosi di una tutela privilegiata». 

Il minore è un soggetto bisognoso di tutela privilegiata, il suo sviluppo armonico ed equilibrato è il limite invalicabile di fronte al quale anche il diritto di cronaca (che, quasi, non conosce limiti) deve rallentare. 

Le domande tornano però a farsi pressanti perché la cronaca in queste settimane si è trovata segnata dai terribili casi dei minori che si sono suicidati in seguito a una sfida nata su TikTok. 

Un bambino su una panchina

sabato 30 gennaio 2021

In zona gialla senza dimenticare

«E mi rifiuto di vedere delitti e di soffrire per le vostre pene». Ah, che tentazione, che istinto stuzzicante. Con discrezione, con grazia, voltare lo sguardo dall’altra parte. Non vedere chi ha perso una persona cara, chi ha perso il lavoro, chi ha perso se stesso. Non riconoscere che le città sono cambiate, che alcune vetrine non si illuminano più, che al posto di tanti piccoli negozi di quartiere si accendono insegne anonime di grandi catene. Che tutto passa e tutto perde colore, neanche più rosso, arancione o giallo, ma grigio. 

Non ammettere che dal 23 febbraio 2020 ci sono persone che convivono con la paura, che sono sommerse da un bollettino quotidiano che non lascia spazio alla speranza. Che le paure sono macigni sulle spalle di giorno, ma la notte, quando il sonno non arriva, diventano giganti che popolano la stanza con le loro ombre minacciose. 

La solitudine

venerdì 29 gennaio 2021

Lombardia in zona gialla da domenica

Da domenica 31 gennaio 2021 la Lombardia torna finalmente in zona gialla (la notizia è stata anticipata dal presidente Attilio Fontana su Twitter). Sarà così possibile muoversi liberamente, entro i confini regionali. Una notizia molto positiva per l’economia, i negozianti sono in festa e i ristoratori tornano a sperare, ma soprattutto per la mente e il cuore: ci sono tesori d'arte da riscoprire, prodotti tipici da gustare e volti amici da rivedere. 

Milano

Isolamento e depressione, una rassegna stampa

Hans Kluge, Direttore Organizzazione Mondiale della Sanità Europa, lancia l’allarme: «La cattiva salute mentale è diventata una pandemia parallela». La paura del virus e le restrizioni imposte dai governi per contenere la diffusione del Covid-19 presentano ora il conto, un conto fatto di isolamento, solitudine, relazioni sfilacciate e virtuali. In un contesto generale di infodemia e lavoro sempre più precario, la depressione e l’esaurimento nervoso rischiano di diventare pandemici. 

La solitudine

giovedì 28 gennaio 2021

Notizie e pirati

Si sa, nella vita non si finisce mai di stupirsi. E lo stupore è destinato a rinnovarsi ogni volta con nuovo vigore, in modo particolare di fronte alla furberia. Anzi, alla pirateria (ma senza Johnny Depp che interpreta Jack Sparrow). Un esempio? Oggi si parla di giornalismo 4.0

Le testate giornalistiche tradizionali sono in crisi, perché affrontano la rivoluzione digitale con strutture che hanno mantenuto le caratteristiche degli anni d’oro della stampa, quando il giornale di carta era l’imprescindibile compagno della colazione, quando la propria appartenenza politico-ideologica veniva sfoggiata anche con il quotidiano di riferimento sotto il braccio, quando il lavoro era pesante ma sicuro, stabile, ed entrare in una redazione voleva dire rimanerci tutta la vita, salvo personali desideri di cambiamento. 

Pirata Lego

sabato 23 gennaio 2021

Non è colpa della Lombardia

Quindi se a fine anno la Lombardia sbaglia i conti sul residuo fiscale nessuno a Roma controlla? No, c’è qualcosa nella narrazione dominante sulla Lombardia che non convince più. 

Dal 23 febbraio 2020 la regione si è trovata ad affrontare un virus nuovo, sconosciuto, che nel giro di pochi giorni ha trasformato interi paesi in epicentri della pandemia, ha chiuso intere comunità in casa e ha cancellato vite umane e posti di lavoro. 

Milano dall'alto

Musei e teatri: aprite la bellezza

Festival di Sanremo sì o Festival di Sanremo no? La Rai ha confermato la programmazione del 71° Festival di Sanremo dal 2 al 6 marzo 2021, dunque tra poco più di un mese, ma le polemiche crescono. Se «un Festival senza pubblico non è immaginabile» per il direttore artistico Amadeus, sembra sfumare però la possibilità di tenere il pubblico “in una bolla” su una nave da crociera le due settimane precedenti la manifestazione canora e durante le cinque serate. 

Oltre il frastuono di polemiche annuali, senza le quali forse il Festival stesso sarebbe meno seguito, c’è una questione ineludibile: e allora i musei? E i teatri? Vero, gli italiani sono bravissimi nell’arte del “e allora…?”, ma questa volta non è una fuga argomentativa. 

Visitatore al museo

giovedì 21 gennaio 2021

Accendiamo una luce per la vita

Una luce che si accende e brilla nel cuore della città ogni volta che in ospedale nasce un bambino. È questo l’obiettivo di “Accendiamo una luce per la vita”, l’iniziativa lanciata da International Family News per il 2021. Ogni vita che nasce è già una buona notizia, allora perché non celebrarla pubblicamente con un segno che richiami l’attenzione di tutta la cittadinanza? 

Il quotidiano online dedicato a vita, famiglia e libertà religiosa ha preso ispirazione dall’installazione artistica “Ai nati oggi”, realizzata da Alberto Garutti nel 1998 e rimasta esposta in diverse città del mondo fino al 2020. 

Un lampione di notte

mercoledì 20 gennaio 2021

Cristianofobia, una rassegna stampa

Il 2019 è stato l’annus horribilis della cristianofobia: in Europa si sono registrati oltre 3mila attacchi alle chiese, una media di 5 casi al giorno. I dati del 2020 non sono ancora stati pubblicati, ma le notizie che giungono dai giornali locali e dalle diocesi europee non lasciano presagire nulla di buono. 

È proprio sulle pagine della stampa locale che è possibile trovare una fotografia di quanto avviene: incursioni blasfeme nelle chiese, statue decapitate, tombe profanate, addirittura, è questa l’ultima moda, violazione sistematica delle normative anti Covid-19, con l’obiettivo di diffondere un senso di insicurezza nei fedeli che si trovano in chiesa per la Messa. Queste notizie, nonostante la loro gravità, non riescono a volare oltre la cancellata dei giornali locali, non riescono quasi mai a conquistare spazio sulle pagine dei principali giornali europei. 

C’è insomma un silenzio da rompere, perché senza libertà religiosa ogni altra libertà vacilla. Di seguito, una breve, e incompleta, rassegna stampa di articoli realizzati per iFamNews in tema di libertà religiosa. Un tema di fronte al quale l’Europa non può più distogliere lo sguardo. 

Chiesa abbandonata

Il 27 gennaio l'amore crea

«Nel cuore di madre il sorriso del bimbo non si cancella, nel cuore, anime bianche nel cielo non vi scordate, per quanto sia il male non vi scordate»: così recita “Allodole”, uno dei brani più intensi de "La variante di Luneburg", fabula in musica con Milva e Walter Mramor ispirata all’omonimo romanzo di Paolo Maurensig. Dopo la deportazione, le torture, l’annientamento, addirittura dopo la morte, c’è qualcosa in grado di sbaragliare tutte le carte in tavola. C’è qualcosa che non muore, che non si cancella. 

Perché celebrare ancora oggi, nel 2021, la Giornata della Memoria? Per questa inaspettata rivelazione, visibile anche a chi non crede, cantata anche in un’opera laica come "La variante di Luneburg". Avvicinarsi all’Olocausto, seppur attraverso articoli di giornale, documentari e opere teatrali, consente di toccare con mano un’assurda verità: dove abbonda l’orrore, sovrabbonda l’amore. 

Memoriale Olocausto

domenica 17 gennaio 2021

Il treno e la Memoria, oggi

«Come animali fummo radunati e spinti e tenuti al passo con il bastone, e infine stipati su un carro bestiame. E i portelloni si richiusero, lasciandoci al buio, senz’aria né cibo né acqua. Per il tempo di un interminabile viaggio». 

Apparentemente è una notte come tante, la città è coperta da una cupola d’ira ormai quasi familiare, ma nel buio s’odono rumori che ti svegliano: qualcuno bisbiglia, qualcuno implora pietà, gli stivali dei soldati calpestano ogni speranza di salvezza. Sbircia dalla tua finestra, senza farti notare, cosa vedi? 

Le rotaie di Auschwitz

venerdì 15 gennaio 2021

Difendi il tuo diritto di sapere

«Negli ultimi quattordici anni (2006-2019), quasi 1.200 giornalisti sono stati uccisi per il semplice fatto di aver cercato notizie e averle riferite al pubblico. In media, ogni quattro giorni è stato ucciso un giornalista. In nove casi su dieci gli assassini sono rimasti impuniti». 

Lo ha ricordato Ossigeno per l’informazione il 2 novembre scorso, Giornata Internazionale dell’ONU per mettere fine all'impunità per i crimini contro i giornalisti (IDEI). Il compito di un giornalista è quello di cercare la verità e diffonderla attraverso giornali, telegiornali, giornali radio e blog. 

Ossigeno per l'informazione

Giornata della Memoria 2021

Mercoledì 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, pietra d’inciampo nel calendario per risvegliare la coscienza intorpidita dalla quotidianità. Era proprio il 27 gennaio, del 1945, quando si aprirono per la prima volta i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, nei pressi di Oświęcim, in Polonia. L’orrore uscì fuori e percorse le strade del mondo come un grido silenzioso ma straziante. Non si poteva più fingere, non si poteva più voltare lo sguardo in un’altra direzione. 

L’inferno era riuscito a rompere la crosta terrestre e aveva mostrato parte del proprio volto. Un volto violento, come i calci dei fucili sbattuti sui volti inermi dei prigionieri, e un volto cinico, come la banalità del male dei funzionari, dei lavoratori che hanno svolto i loro compiti ogni giorno, portando a fine mese a casa un pane che grondava sangue innocente. 

Auschwitz rotaie treno

mercoledì 13 gennaio 2021

Pena di morte, il "no" sia definitivo

È passata sottotraccia la notizia dell'iniezione letale a Lisa Montgomery, la prima donna, come ricorda oggi Il Sole 24 Ore, «a essere messa a morte in 70 anni». Lisa Montgomery era stata condanna alla pena capitale per un crimine orribile, che non serve ricordare ora su questo blog dato che è possibile trovarne tutti i dettagli su tutte le principali testate del mondo. 

Erano 70 anni che non si registrava un’esecuzione federale, e fino all’ultimo c’era stato spazio per la speranza: due giorni fa, infatti, la pena era stata sospesa per consentire l’avvio di una nuova perizia psichiatrica, e questo aveva fatto immaginare che i 70 anni di quiete non sarebbero stati macchiati col sangue. 

Come ricorda ancora Il Sole però, «Lisa Montgomery, unica donna nel braccio della morte federale, ha ricevuto l’iniezione letale nel carcere di Terre Haute, in Indiana». 

No alla pena di morte

domenica 10 gennaio 2021

Il disco più bello del mondo

Se provate a chiedere a Google quale sia il disco più bello del mondo, il motore di ricerca vi propone la lista dei 500 migliori album stilata da Rolling Stone. In questa lunga lista, pubblicata per la prima volta dalla rivista statunitense nel 2003, e successivamente aggiornata, non sono presenti ad oggi dischi italiani. Se chiedete quale sia il disco italiano più bello del mondo, Google vi propone invece la lista dei 100 migliori album italiani, pubblicata il 30 gennaio 2012 da Rolling Stone Italia. Stuzzicare ulteriormente Google è inutile: dischi italiani belli ci sono, ma non bisogna pretendere troppo che entrino in classifiche internazionali. 

Si sa, per entrare in queste liste dorate non basta pubblicare un album straordinario, è necessario anche scalare le classifiche, perché qui si certificano canzoni che hanno lasciato il segno nell’immaginario collettivo, canzoni che hanno raccontato o influenzato la cultura e l’opinione pubblica di un Paese, canzoni fischiettate su migliaia di biciclette o cantate coralmente negli stadi o urlate durante oceaniche manifestazioni di protesta. E tutto questo è impensabile se un disco vende poche migliaia di copie. 

Dischi

venerdì 8 gennaio 2021

Roberto Saviano al Corriere della Sera

Quando un giornale assume nuovi giornalisti, o avvia nuove collaborazioni, c’è sempre da gioire. La salute delle testate giornalistiche è infatti la cartina tornasole delle condizioni di salute della democrazia, di un dibattito pubblico plurale e libero, di un’opinione pubblica informata e dunque in grado di scegliere consapevolmente. L’annuncio di poche ore fa, «Roberto Saviano nuova firma del Corriere della Sera», non invita però a stappare bottiglie di spumante. 

Roberto Saviano

Capire Trump per capire l'America

Dopo l’onnipresente «Dobbiamo difendere la democrazia dal fascismo», spetta a Giorgio Gori firmare la perla definitiva: «Guardo e riguardo queste persone sfilare. Chi sono? Proletari, mi verrebbe da dire – scrive su Twitter il sindaco di Bergamo, commentando l’assalto a Capitol Hill –. Poveracci poco istruiti, marginali, facilmente manipolabili, junk food e fake news, marionette nelle mani di uno sciagurato li ha usati per il suo potere. È così che si diventa fascisti?». 

Nuove parole che si gettano nel mare delle analisi preconfezionate, surgelate, passate qualche minuto nel microonde e offerte al cittadino che, quando va bene, si sente smarrito come il casalingo di Voghera a Mumbai. Ebbene, di queste analisi possiamo anche fare a meno. Non per quella inestirpabile vena di classismo che in qualche modo le dota anche di un certo fascino, seppur decadente, quanto perché non aiutano a comprendere la realtà.

Donald Trump

giovedì 7 gennaio 2021

Capitol Hill, la verità ha bisogno di tempo

Io l’analisi di quanto è avvenuto ieri sera non l’ho ancora scritta, e molto probabilmente non lo farò, perché non mi occupo abbastanza di America per farlo con cognizione di causa. Ma se basta titolare «Dobbiamo proteggere la democrazia dal fascismo» per ergersi a esperti, guardate che non siamo messi bene. 

La collega Guia Soncini ha scritto su Twitter: «La mattina dopo un rivolgimento, anni fa, l'umanità sarebbe andata a comprare un giornale per capirne di più. Adesso è convinta, anche quand'ha sì e no gli strumenti culturali per fare l'orlo agli strofinacci, di poter spiegare lei le cose al mondo; quindi apre un social e lo fa». 

Una ideale conferma a quanto scritto da un’altra collega, Caterina Giojelli, che durante l’assalto a Capitol Hill ha postato su Facebook: «(ma perché la gente da due ore twitta o posta gli aggiornamenti su Capitol Hill come se fosse inviata sul posto? Cioè pensa che invece che sulla CNN ci informiamo sui social di Eleonora da Settimo Milanese?)». 

Sì, perché di fronte a fatti di questa portata il giornalismo è l’unico porto sicuro nel quale cercare risposte

Capitol Hill

domenica 3 gennaio 2021

"Rewind", la musica è finita

No, non è polvere, il disco ormai è usurato e la musica non si sente più. Si spegne per sempre la vetrina di “Rewind”, l’ultimo negozio di dischi di Pavia, e via Menocchio si scopre più povera. Da 18 anni il piccolo negozio illuminava la viuzza longobarda che si apre su piazza Duomo, offrendo in pochi metri quadrati un assortimento musicale tendente all’infinito. 

CD, cassette, vinili, DVD, poster promozionali: tutto trovava magicamente un posto dove rimanere in equilibrio precario. E il cliente, entrando, veniva sommerso da due onde di musica alte fino al soffitto. 

Il vero segreto di “Rewind” però era ed è il titolare, Silvio Racchi, con la sua voce potente e il suo atteggiamento apparentemente burbero. Si entrava per acquistare un disco, ma raramente si usciva con un disco solo. 

Rewind Pavia