sabato 6 marzo 2021

Boomer vs. Achille Lauro 1 - 0

Fa discutere, come da copione, l’ultimo “quadro” di Achille Lauro, realizzato sul palco dell’Ariston per la serata di venerdì del 71° Festival di Sanremo. 

A incendiare gli animi social il bacio fra Lauro e Boss Doms, un bacio in realtà già visto nella precedente edizione del Festival. Colpo di grazia per lo spettatore medio di Rai 1, "boomer per antonomasia"? Forse no. 

Achille Lauro

La scena è stata prontamente fotografata, screenshottata, salvata, immortalata in ogni modo possibile e poi rilanciata all’inverosimile attraverso articoli, post e meme. A sorpresa, però, non sono le critiche dei boomer a diventare virali

Uno dei tweet più popolari, infatti, dice: «il bis del limone supremo tra achille lauro e boss doms senza ultracinquantenni in prima fila a cui far scoppiare le coronarie capite che cosa abbiamo perso quest'anno». Un altro aggiunge, in maiuscolo: «ACHILLE LAURO E BOSS DOMS IN PRIMA SERATA FANNO SCHIATTARE I BOOMER UNO AD UNO (DI NUOVO)». Un altro ancora ipotizza: «ad ogni esibizione di achille lauro un boomer va in terapia». 

È lecito aspettarsi un boom di ricoveri di boomer nel bollettino di oggi, eppure anche sui social qualcosa si muove. Un utente, infatti, risponde: «Queste cose noi Boomers le vedevamo fare a David Bowie già 40 anni fa». Un altro utente provoca: «A me fanno tenerezza i ragazzini esagitati per Achille Lauro, che propone roba vista e rivista, e che credono di prendere in giro i boomers. Ciccini, ho paura che i boomers abbiano già visto tutto. E da un pezzo. E di qualità superiore». 

E ancora, un altro profilo commenta: «Geniale, sono riusciti a far passare come un programma trasgressivo per giovani ribelli un programma storicamente conformista per vecchi. Era anti conformista ai tempi dei boomer». 

Achille Lauro dà scandalo? Sì, ma forse molto più tra i suoi fan che tra gli spettatori abituali di Rai 1, tendenzialmente di età media matura. E dispiace che continui l’incomunicabilità fra generazioni, quando un confronto potrebbe aiutare a valutare con maggiore oggettività la portata dirompente delle esibizioni di Lauro

Un consiglio di massima? La vera trasgressione è nascosta. Oggi più che mai, epoca neanche più di immagini ma di meme e di trash, il vero anticonformismo è celato nel talento, nel testo di una canzone, in un dettaglio del vestito, in un vocalizzo. La vera ribellione richiede sforzo intellettuale anche nello spettatore, non lo porta alla reazione di pancia del primo secondo, ma gli lascia il dubbio, lo stimolo ad approfondire, a ripensare una convinzione. 

La vera trasgressione è inattesa e imprevedibile, la vera trasgressione è solitaria, la vera trasgressione spesso non è capita dai critici, la vera trasgressione mette in discussione anche chi assiste, è fastidiosa perché mette in moto un processo di pensiero. 

Un esempio di trasgressione, di manifestazione contro il machismo a Sanremo? La canzone “Uomini addosso”, scritta dalla coppia Facchinetti-Negrini dei Pooh, arrangiata dal maestro Fio Zanotti, e presentata da Milva al Festival di Sanremo del 1993. La denuncia al sessismo è tutta lì, ma pochi quell’anno se ne accorsero. La critica di certo no. 

Un esempio di trasgressione, di manifestazione contro una relazione sbagliata? Una relazione nella quale la donna è usata a piacimento dall’uomo, ma nonostante questa consapevolezza si finge felice? La canzone “Sono felice”, scritta da Ron e presentata al Festival di Sanremo del 1990 dalla Rossa. La denuncia dello sfruttamento emotivo è tutta lì, ma pochi quell’anno se ne accorsero. La critica di certo no. 

Ogni volta che la trasgressione segue i binari del pensiero dominante, e riceve gli applausi della critica e del pubblico, vale la pena sospendere il giudizio. Una verifica in più, dopo la prima reazione emotiva, previene le fregature. 

Leggi anche https://parcodigiacomo.blogspot.com/2021/03/festival-sanremo-social-meme.html 

(Image from Achille Lauro’s official Facebook page)

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