martedì 2 febbraio 2021

Jérôme Lejeune è venerabile

«La qualità di una civiltà si misura dal rispetto che ha per il più debole dei suoi membri». Lo ripeteva spesso Jérôme Lejeune (1926-1994), il grande scienziato francese che il 21 gennaio scorso è stato dichiarato venerabile dalla Congregazione per le cause dei santi, che ne ha riconosciuto le «virtù eroiche». 

Una storia controcorrente la sua, con una carriera pronta a prendere il volo quando scopre le cause della Sindrome di Down (il Nobel era lì a un passo), ma il volo si arresta bruscamente quando il professor Lejeune spiazza la comunità scientifica: le sue scoperte non servono a eliminare la Trisomia 21, quanto ad accompagnare i genitori, ad aiutarli ad accogliere la vita nascente, servono a sostenere la vita di chi nasce con quel curioso quarantasettesimo cromosoma. 

Jerome Lejeune

Lejeune prende posizione pubblicamente contro l’aborto e contro l’eugenetica, è un medico fedele alla scuola di Ippocrate: per lui la medicina non può sempre guarire ma deve sempre curare. Viene esiliato dalla comunità scientifica per 17 anni, vengono bloccati i finanziamenti che riceveva in Francia e poi in Europa, alle conferenze non ha diritto di replica. Ma non si ferma, anzi. Non si ferma neanche quando una notte sui muri di Parigi compaiono le scritte: «A morte Lejeune e i suoi mostriciattoli». 

La storia di Jérôme Lejeune, inscindibilmente unita a quella della moglie Birthe, è una storia di coraggio e libertà. Una storia che, forse, porterà il grande scienziato francese a diventare beato. Oggi la raccontiamo sulle pagine di iFamNews

Leggi la storia di Jérôme Lejeune https://www.ifamnews.com/it/j-r-me-lejeune-fra-noi/ 

(Image from Fondation Jerome Lejeune's official Facebook page)

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