Dopo cinquantadue anni di ininterrotta attività, migliaia
di concerti e spettacoli teatrali sui palcoscenici di una buona metà del
pianeta, dopo un centinaio di album incisi in almeno sette lingue diverse, ho
deciso di mettere un punto fermo alla mia carriera di interprete dal vivo: una
carriera che credo grande e unica, non solo come cantante ma come attrice ed
esecutrice musicale e teatrale, prediletta da registi e compositori della
statura di Giorgio Strehler e Astor Piazzolla, Franco Battiato e Vangelis,
Luciano Berio ed Ennio Morricone; oltre che complice privilegiata di scrittori
e poeti come Alda Merini, Paolo Maurensig, Giorgio Faletti, ai cui testi ho
offerto la mia voce.
In tutti questi anni, la mia prima cura, preoccupazione e desiderio è stata quella di garantire al pubblico dei tantissimi teatri in cui ho avuto l’onore di esibirmi, dalla Scala al Piccolo Teatro di Milano dallo Châtelet all’Opéra di Parigi e dallo Schauspielhaus di Zurigo alla Konzerhaus di Berlino, dal Concertgebouv di Amsterdam alla Suntory Hall a Tokyo, la più alta qualità dell’interpretazione e dell’esecuzione musicale: e quindi la massima precisione tecnica e vocale ma anche l’intensità emozionale, la partecipazione di tutta me stessa.
Ritengo che proprio questa speciale combinazione di capacità, versatilità e passione sia stato il mio dono più prezioso e memorabile al pubblico e alla musica che ho interpretato e per quello voglio essere ricordata. Oggi questa magica e difficile combinazione forse non mi è più accessibile: per questo, dato qualche sbalzo di pressione, una sciatalgia a volte assai dolorosa, qualche affanno metabolico; e, soprattutto, dati gli inevitabili veli che l’età dispiega sia sulle corde vocali sia sulla prontezza di riflessi, l’energia e la capacità di resistenza e di fatica, ho deciso di abbandonare definitivamente le scene e fare un passo indietro in direzione della sala d’incisione, da dove posso continuare ad offrire ancora un contributo pregevole e sofisticato.
Fra pochi giorni, alla fine di settembre, sarà disponibile il mio nuovo cd “Non conosco nessun Patrizio”, composto e prodotto da Franco Battiato.
Saluto con affetto e riconoscenza il mio adorato pubblico di Italia, Germania, Svizzera, Austria, Giappone, Francia, Grecia, Spagna, Argentina, Polonia, Olanda, Corea, Croazia, Slovenia, Russia, Stati Uniti, che mi ha seguita e amata
Grazie, Milva
Sono passati quasi nove anni da questa lettera di congedo
e continua incessante la desertificazione del panorama musicale contemporaneo. In
un mix di corsa al ribasso e di appiattimento delle differenze, l’offerta si fa
sempre più ricca di nomi eppure sempre più povera di idee.
Dov’è finita la “magica e difficile combinazione di capacità, versatilità e passione”? L’idea insomma che salire su un palco sia prima di tutto un dare. Dare al pubblico il risultato di un talento innato, di anni di studio e di passione bruciante. L’interprete è qualcuno che prende la canzone di un autore e la traduce: dandole vita, la rende accessibile. Dunque, oggi più che mai, AAA interpreti cercasi.