Hermione ha cancellato la memoria ai suoi amati genitori:
la sua immagine è pian piano scomparsa da tutte le foto di famiglia. Un amore così grande da spingerla a farsi da parte, per proteggere chi le è più caro.
Ron combatte a fianco della sua famiglia, li ha visti feriti, forse vedrà qualcuno
morire, eppure sa che è il momento di scegliere fra ciò che è giusto e ciò che
è facile. E continua a lottare, per amore. Harry ha già perso i suoi genitori,
ha rischiato di perdere le sue radici, fatica a costruirsene di nuove. Ma combatte,
continua a combattere, per amore.
Contro di loro Lord Voldemort combatte per il
potere, altri lo servono per odio, per paura, per opportunismo. Molti, di
fronte alla battaglia, scappano. Altri scelgono di stare dalla parte di un
Ministero della Magia in mano ai Mangiamorte, scelgono di fidarsi delle bugie
della Gazzetta del Profeta. Chi non lo fa, come Xenophilius Lovegood, si vede calpestare
il cuore. Per amore dei propri cari, per paura nei confronti dei propri cari,
per odio verso il mondo, per vittimismo, per assenza di persone care: il motore
di ogni azione, splendida o terribile, è sempre il cuore. Un cuore
profondamente umano, dunque pieno di amore per il Bene e pieno di tentazioni
per il Male.
La grandezza di questa saga è tutta qui, nel narrare una grandiosa avventura che in realtà è l’avventura quotidiana alla quale tutti siamo chiamati. Nella crescita, nella scoperta del proprio cuore, dei propri lati luminosi e oscuri, nella scelta continua fra ciò che è giusto e ciò che è facile. Nell’amicizia vera, nell’amore che tutto può, nell’odio che tutto divora. Nella redenzione: Severus Piton non ne è forse il ritratto più accurato? Una vita di soprusi, subiti e provocati, e una morte come sacrificio d’amore. Perché sì, ancora una volta è l’amore che risveglia le coscienze. Quell’amore tanto cercato e camuffato con il bullismo da Draco Malfoy, mai felice, mai sereno, mai appagato.
La grandezza di questa saga è tutta qui, nel narrare una grandiosa avventura che in realtà è l’avventura quotidiana alla quale tutti siamo chiamati. Nella crescita, nella scoperta del proprio cuore, dei propri lati luminosi e oscuri, nella scelta continua fra ciò che è giusto e ciò che è facile. Nell’amicizia vera, nell’amore che tutto può, nell’odio che tutto divora. Nella redenzione: Severus Piton non ne è forse il ritratto più accurato? Una vita di soprusi, subiti e provocati, e una morte come sacrificio d’amore. Perché sì, ancora una volta è l’amore che risveglia le coscienze. Quell’amore tanto cercato e camuffato con il bullismo da Draco Malfoy, mai felice, mai sereno, mai appagato.
Il Male sembra avere la meglio, ma i modelli positivi ci sono, le
guide sagge e preziose non mancano. Non solo Sirius Black e Albus Silente, che
dire di Minerva McGranitt? Un grande cuore in una figura altera, libera da
ipocrisie e smancerie. Ma presente quando serve, pronta a rischiare il proprio
lavoro, la propria vita per il Bene.
Questa sera si chiude la maratona Harry Potter su Italia 1, che ha catturato davanti al televisore quasi 5 milioni di telespettatori ogni sera. Dopo tutti questi anni, dopo tutte le repliche, dopo i DVD. Tutti abbiamo bisogno di redenzione, tutti cerchiamo la luce nel grigio. Tutti abbiamo bisogno di volare alto. E senza fantasia non c’è speranza.
Questa sera si chiude la maratona Harry Potter su Italia 1, che ha catturato davanti al televisore quasi 5 milioni di telespettatori ogni sera. Dopo tutti questi anni, dopo tutte le repliche, dopo i DVD. Tutti abbiamo bisogno di redenzione, tutti cerchiamo la luce nel grigio. Tutti abbiamo bisogno di volare alto. E senza fantasia non c’è speranza.
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