Novena di Natale. Lo leggi di sfuggita, tra uno stato
WhatsApp e il quotidiano che rischia di macchiarsi di caffè. Novena di Natale.
Riprendi a sfogliare il giornale e intanto pensi al programma della giornata,
che come sempre è troppo intricato per lasciar intravedere una fine a orari
decenti. Novena di Natale. Ovvero meno 9 giorni al 25 dicembre.
Il tempo non finge comprensione per i tuoi programmi e accelera, sì, accelera: è questo che fa da oggi fino al 24 sera. Con un balzo supersonico ti scaraventa in avanti, e ti trovi nel cuore della festa senza neanche esserti fatto la barba. Il pericolo è qui, sulle spalle, come un avvoltoio: arrivare alla festa senza il vestito bello, senza il regalo. Insomma, per uscire dalla metafora, con il cuore ancora distratto.
Il tempo non finge comprensione per i tuoi programmi e accelera, sì, accelera: è questo che fa da oggi fino al 24 sera. Con un balzo supersonico ti scaraventa in avanti, e ti trovi nel cuore della festa senza neanche esserti fatto la barba. Il pericolo è qui, sulle spalle, come un avvoltoio: arrivare alla festa senza il vestito bello, senza il regalo. Insomma, per uscire dalla metafora, con il cuore ancora distratto.
Abbiamo pensato ai nostri desideri? A cosa vorremmo
trovare sotto l’albero o vicino al presepe? Non alle cose materiali, non
all’ultimo gadget tecnologico o all’elettrodomestico che ci semplificherà la
vita, ma a quel sogno che ci ha portati fin qui. A quella meta,
quell’obiettivo, quel desiderio da realizzare che ha segnato il nostro percorso
di studi, la nostra gavetta, il nostro porzionare il tempo quotidiano fra
impegno e libertà.
Perché siamo arrivati qui? E perché siamo arrivati così? Cos’è che oggi ci fa alzare presto al mattino e che ci fa lottare contro il sonno perché vorremmo non mettere mai in pausa la veglia? È la gioia di un quotidiano che ci realizza, o la paura di una notte che richiama dall’inconscio la verità? Qualunque sia la risposta, questi nove giorni sono il momento migliore per fare un bilancio.
Perché siamo arrivati qui? E perché siamo arrivati così? Cos’è che oggi ci fa alzare presto al mattino e che ci fa lottare contro il sonno perché vorremmo non mettere mai in pausa la veglia? È la gioia di un quotidiano che ci realizza, o la paura di una notte che richiama dall’inconscio la verità? Qualunque sia la risposta, questi nove giorni sono il momento migliore per fare un bilancio.
Guardarsi dentro, ascoltarsi, riattivare il dialogo con Chi è più
intimo a me di me stesso: è tempo di fare i conti con noi. Certo, non è come
regalarsi una settimana alle terme: il dialogo con la propria coscienza è
l’unico luogo dove non si può delegare la responsabilità. Niente scuse, niente
compromessi, niente bugie. Se i conti non tornano bisogna pagare, e a volte è
necessario anche rimboccarsi le maniche e restare a lavare i piatti.
La Novena di Natale può portare a un giudizio sul nostro presente che ci fa ribaltare tutto, un po’ come il voto di Alessandro Borghese: i giochi sembrano decisi, ma manca ancora il bonus. Paura, preoccupazione, tristezza? Sì, c’è posto anche per loro in tempo di bilanci. Angoscia? No, l’angoscia è la tentazione di pensare che nulla possa cambiare, che ogni sforzo sia vano, che le nostre piccolezze umane siano la nostra immutabile carta d’identità.
La Novena di Natale può portare a un giudizio sul nostro presente che ci fa ribaltare tutto, un po’ come il voto di Alessandro Borghese: i giochi sembrano decisi, ma manca ancora il bonus. Paura, preoccupazione, tristezza? Sì, c’è posto anche per loro in tempo di bilanci. Angoscia? No, l’angoscia è la tentazione di pensare che nulla possa cambiare, che ogni sforzo sia vano, che le nostre piccolezze umane siano la nostra immutabile carta d’identità.
“Ora è tempo di
gioia, non ve ne accorgete?” Gesù che viene si fa piccolo bambino nella grotta
di Betlemme, ma da quel giaciglio cambia la Storia: pensate forse che non abbia
un po’ di luce anche per la nostra storia? Regaliamoci una sosta davanti al
presepe, le nostre città sono piene di chiese aperte e pronte ad offrire una
pausa di senso dalle corse per i regali. Nel silenzio, con lo sguardo verso il
Mistero raffigurato in un’umile capanna, potremmo scoprire che la vita è una
cosa straordinaria.
Nessun commento:
Posta un commento
E tu, cosa ne pensi?