Non tutto quello che viene dal mondo è malvagio, non
tutto quello che viene dal mondo chiama lo sguardo verso l’alto. Eppure è
facile estremizzare. È facile lasciarsi ammaliare dal mondo e accettare la
comodità, di pensiero e di parola. Seguire la corrente spegnendo la coscienza
porta benefici, anche di carriera.
È un peccato però anche rinchiudersi in una
torre filtrando ogni cosa mondana con sguardo accusatorio. L’equilibrio tra le
due posizioni è un percorso accidentato, che richiede lo sguardo vigile delle
sentinelle. Che invita a tenere lo sguardo lesto e al contempo puro,
apprezzando le piccole gioie materiali senza cercare in quelle la meta del
viaggio.
Allora oggi speriamo «che ci sia voglia di fare, che ci sia voglia di
dare, di non fermarsi e lasciarsi andare». Perché «quando ascoltare soltanto non ci
basta più, sveglia il cuore, vai come un martello e dai la voce a chi non ce
l'ha».
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