Nemmeno uno spillo avrebbe potuto intrufolarsi in piazza
del Carmine ieri sera per il “Concerto versatile” di Antonella Ruggiero. Don
Daniele Baldi, parroco del Carmine e quindi padrone di casa, è salito sul palco
poco prima dell’inizio per ringraziare i presenti: «È una grande gioia vedervi così
numerosi a un evento realizzato interamente dalla parrocchia. Questa
sera abbiamo messo in piazza tutte le sedie disponibili, vi chiedo scusa se non
bastano per tutti». Ma l’applauso fragoroso ha smentito qualsiasi possibile
malumore.
Un concerto che avevo scoperto per caso, sfogliando “la Provincia
Pavese”. Nelle pagine di cultura, un flash: in foto Antonella Ruggiero
sorrideva, poco sotto Marta Pizzocaro raccontava i preparativi per il concerto
di una delle voci più particolari che il nostro Paese orgogliosamente (ma mai
abbastanza) conserva. Invitata a chiudere la rassegna “Luglio in Carmine”, l'artista ha voluto dedicare tutta la giornata a Pavia, trascorrendo il
pomeriggio presso il Pio Pertusati. Qui ha incontrato gli anziani, ha ricevuto
i loro regali, li ha abbracciati, ascoltati. Ha cantato per loro, che tanto
desideravano ascoltare la sua voce. Una richiesta su tutte: “Vacanze romane”.
E, quando poche ore dopo si è presentata sul sagrato del Carmine, Antonella
Ruggiero aveva ancora negli occhi quegli abbracci.
Certo quelle sensazioni,
unite alla scenografia «tra le più belle del mondo», come lei stessa ha
ricordato, hanno contribuito a creare un’atmosfera magica. «È
un grandissimo piacere essere qui questa sera – ha esordito Ruggiero dopo la
prima canzone “Tu, musica divina” – questa piazza, questa chiesa straordinaria...
Partiamo per un viaggio, insieme». Un viaggio lungo più di due ore,
volate troppo in fretta, dai più grandi successi degli anni con i Matia Bazar
alle perle degli anni da solista, dai brani misticheggianti nati dai suoi
viaggi in Oriente ai brani imponenti della grande tradizione sacra.
Accanto a
lei, sul palco, un Mark Harris in stato di grazia al piano e un Roberto Colombo
che non finisce di sorprendere alle tastiere. Particolarmente intensa la dedica
commossa dell’”Ave Maria” e di “Vacanze romane” agli anziani del Pertusati e a
tutte le persone che si prendono cura di loro ogni giorno: «I
loro abbracci, i loro doni, questo pomeriggio mi resterà nel cuore per sempre».
Poteva forse esserci omaggio migliore alla città? La musica si spande nella
piazza, la facciata del Carmine grazie a giochi di luce essenziali muta colore
e rivela a ogni brano un dettaglio differente. La basilica non è solo
scenografia, ma parte integrante dello spettacolo.
«Grazie Pavia – ha concluso
Ruggiero poco prima di un bis richiesto a gran voce dal pubblico – siete stati
così vicini e partecipi, si è creata un’atmosfera bellissima, come se ci
conoscessimo da sempre. E chissà, forse grazie alla musica ci conosciamo
davvero da tanto, tanto tempo».
Dopo l’ultima canzone (ma quanto
abbiamo sperato che non finisse mai?), un saluto del padrone di casa,
accompagnato da un’ultima sorpresa: il rumore di un piccolo scoppio, ed ecco
nel cielo centinaia di coriandoli lucenti. «Questa è la nostra piccola
risposta a chi gioca con le bombe nel mondo – ha detto don Daniele – sapete, è
la bellezza che salverà il mondo. Noi stasera abbiamo ascoltato una voce
splendida, siamo stati insieme davanti al nostro bellissimo Carmine, e siamo
tantissimi, parrocchiani e pavesi, credenti e non. La bellezza salverà il
mondo, noi questa sera abbiamo fatto la nostra parte».
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