Finalmente il 17 marzo e proprio questa data così speciale per noi italiani ha portato qualche bella sorpresa. Come tutti ricorderanno, il cammino verso questa giornata di festa è stato difficoltoso e costellato di ostacoli: prima il parere negativo di Emma Marcegaglia sull’ipotesi di chiudere gli uffici, il rifiuto della Ministra Gelmini a chiudere le scuole e poi le polemiche degli esponenti della Lega. Gli stessi che hanno abbandonato l’aula durante l’inno di Mameli per andare a prendere un caffè, e ancora gli stessi che non si sono presentati oggi in Parlamento per il discorso ufficiale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano; su circa 70, ne era presente uno solo.
Eppure, per una volta, questa mancanza di rispetto ha avuto le sue ripercussioni: l’immenso mare tricolore di gente nelle piazze italiane ha mostrato la vanità di gesti superficiali, contrari ad una bandiera che, guarda caso, offre anche lo stipendio a questi politici verdi. Ed uno stipendio molto importante. Non sono mancate le contestazioni dirette, ma ancora di più hanno colpito le parole commosse ed energiche del Presidente della Repubblica che ha esortato gli italiani a restare uniti, ricordando i grandi traguardi raggiunti e quelli che insieme possiamo realizzare nel futuro.
L’Italia c’è, l’Italia si fa sentire e non ha nessuna intenzione di farsi rappresentare da chi non nutre alcun rispetto verso una bandiera che ha dietro di sé tanta sofferenza, tanti sbagli, ma soprattutto la storia di un Paese, il Nostro, che non vuole arrendersi. Se posso, un invito: esponiamo tutti il tricolore alle nostre finestre, perché l’Italia siamo noi, con la nostra forza e la nostra creatività.
Gli esponenti politici che non rispettano il nostro Paese, possono anche scegliersene un altro…
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