«Se togli il sacro dalla società togli l’anima, il mistero,
l’eternità».
È un inno al cielo l’intervista che Monica Mondo ha fatto a Susanna Tamaro, scrittrice,
nota al grande pubblico per “Va’ dove ti porta il cuore”, romanzo epistolare da
oltre 15 milioni di copie vendute. Tamaro, ospite di “Soul” in una puntata
registrata nell’ottobre 2019 ma riproposta stasera, ha parlato di scuola, educazione,
cuore e libertà.
C’è una crisi educativa: «Abbiamo incominciato a pensare che non ci fosse più bisogno di educazione – racconta Tamaro –, che l’educazione fosse una violenza, perché il bambino nasce puro e con una aura di santità. Il bambino è un miracolo da contemplare e tutto ciò che fa è automaticamente bello».
C’è una crisi educativa: «Abbiamo incominciato a pensare che non ci fosse più bisogno di educazione – racconta Tamaro –, che l’educazione fosse una violenza, perché il bambino nasce puro e con una aura di santità. Il bambino è un miracolo da contemplare e tutto ciò che fa è automaticamente bello».
Eppure,
la libertà non è fare tutto ciò che si vuole: «L’idea che un ragazzo di 15
anni dica “questo è un mio diritto” vuol dire che si è creata una specie di frattura,
non sai più cos’è la vita e come ti devi comportare – aggiunge Tamaro –. Io
vedo tanti bambini disperati. Se così facendo i bambini fossero sereni e
realizzati, allora potrebbe anche andare bene, eppure abbiamo sempre più
bambini disperati, gravi patologie psichiatriche, fobie e traumi. Su questo uno
non può non interrogarsi».
I bambini amano le sfide e amano vincerle: «I bambini oggi sono molto insicuri, perché sono sempre protetti, attutiti e garantiti, non si mettono mai in gioco. Non hanno più il cortile e gli oratori, gente che ti spintona, ti butta per terra. Hanno un grande ego narcisista, ma sotto nascondono una grande mancanza di fiducia in loro stessi».
I bambini amano le sfide e amano vincerle: «I bambini oggi sono molto insicuri, perché sono sempre protetti, attutiti e garantiti, non si mettono mai in gioco. Non hanno più il cortile e gli oratori, gente che ti spintona, ti butta per terra. Hanno un grande ego narcisista, ma sotto nascondono una grande mancanza di fiducia in loro stessi».
La fatica è una costante
della vita umana, c’è tutta una parte della vita che non può essere riempita dall’immediato
e dal facile. Ed è davvero difficile scegliere solo alcune frasi da riportare pescandole
in questa intervista, da ascoltare fino in fondo. Tamaro, oltre ad essere una
delle autrici più vendute e tradotte, si impone come una intellettuale
anticonformista, come una intellettuale capace di scattare una fotografia lucida
e impietosa della società attuale, senza per questo privarla della redenzione. Basti
pensare alla sua proposta di un reddito di contadinanza.
Troppo anticlericale per essere cristiana, come lei stessa si definisce, Tamaro in realtà per la sua riflessione pesca nel campo semantico del cristianesimo, in modo particolare per la centralità del cuore, «dimensione segreta e profonda di ogni uomo». Il cuore ci mette in contatto con il destino e il mistero: «Tutte cose che fanno orrore alla società aziendalista, società nella quale abbiamo tutti terrore del cuore. In questo mondo efficientista e aziendalista dobbiamo essere solo testa e genitali».
L’educazione deve tornare a porre domande, a suscitare interrogativi su noi stessi e sulla vita. Perché davvero la vita è qualcosa di
meraviglioso, ma quanto è facile non rendersene conto? Monica Mondo due volte a
settimana ci accompagna in un viaggio nell’anima, tra le domande che fanno
battere più forte il cuore. Grazie per questo antidoto settimanale al grigiore.
Susanna Tamaro, cosa dire? Grazie per le scintille di umanità. «Invecchiare è complicato, fa paura vedere la vita scivolare via senza un senso. Quando non sei più efficiente da un punto di vista aziendale, cosa fai se nella vita non hai fatto un cammino aperto alla generosità?».
Susanna Tamaro, cosa dire? Grazie per le scintille di umanità. «Invecchiare è complicato, fa paura vedere la vita scivolare via senza un senso. Quando non sei più efficiente da un punto di vista aziendale, cosa fai se nella vita non hai fatto un cammino aperto alla generosità?».
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