«Andare al cinema è sempre un’esperienza formativa, anche
se il film in questione è “It” (avrei molte domande da fare ad Andrés
Muschietti). La sala è piena ma, nonostante il film sia vietato ai minori di 14
anni, l’età media è tremendamente bassa. Non è la sede per interrogarsi sul
ruolo dei genitori nella scelta del titolo, e neppure sulla loro assenza in
sala. Non è la sede per discutere le scelte commerciali del cinema, anche se la
crisi (drammatica) del settore non giustifica la vendita dei biglietti con le
fette di salame sugli occhiali 3d…» Per il blog di Costanza Miriano, una
riflessione su giovani e tecnologia.
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