Venerdì 23 ottobre, ore 21.30, Duomo, cupola illuminata.
L’appuntamento è di quelli che non si possono perdere: si replica “Luce nella
notte”. L’evento, proposto l’anno scorso grazie alla collaborazione della
pastorale universitaria con i frati Minori, aveva colpito la movida pavese con
la sorpresa di una Cattedrale aperta di notte, dove qualunque giovane
desideroso di pregare, confessarsi, ma anche solo parlare e confrontarsi era il
benvenuto…
La chiave per riaccendere la notte pavese passa anche da questi
momenti. Momenti che nascono per annunciare la gioia dell’incontro con Gesù, e
aiutano a creare nuovi incontri, nuovi
ponti, a trasformare una massa di figure indistinte in volti nitidi, per poter
riconoscere tratti comuni e strade condivise. Mi è rimasta particolarmente
impressa una frase che mi ha detto un ragazzo inizialmente diffidente: “Io sono
ateo, non credo, ma apprezzo questa iniziativa, perché tutti abbiamo sogni,
speranze o, come le chiamate voi, preghiere. E’ bello incontrarsi qui.” (Giacomo
Bertoni, “Una luce rischiara la notte pavese”, “il Ticino”, venerdì 30 ottobre
2015, anno 124, n. 40, p. 16)
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