Leggere fa bene al cuore. Entrare, anche se solo per
pochi minuti, in un mondo incantato attiva il nostro lato più creativo,
accende la fantasia e allarga la visione della realtà. Sospendiamo il giudizio
sul mondo che ci circonda, scopriamo dimensioni parallele e torniamo alla
realtà con un’energia nuova. Nel nostro tempo dominato dai miti dell’efficienza
e della performance è importante ricordare anche il valore pedagogico,
didattico, formativo (in senso umano e culturale) della lettura.
Fermarsi un
secondo, sedersi, aprire un libro, non è una perdita di tempo, non significa
essere superati dagli altri. In quel contatto con la carta c’è un momento di
riflessione, di svago, di consapevolezza, di riposo, che ci aiuta a fare passi
in avanti più sicuri e decisi.
Ho sempre avuto una grande passione per l’antico
Egitto: quante cose ho imparato dai manuali di storia a scuola! Ma i ricordi
più vividi e le nozioni più impresse nella mia memoria sono quelle raccolte
durante i miei viaggi con la fantasia. Ho conosciuto la figura di Nefertiti,
una delle regine più belle della storia, cercando la sua tomba assieme ad Aziz e Patrick (“Il segreto di
Nefertiti”, Colombo & Simioni), ho imparato la rigida struttura sociale
egizia lottando con un giovane ragazzo per la giustizia (“Il ragazzo che sfidò
Ramses il Grande”, C. Jacq), e mille altre scoperte, e mille altri libri…
Le nozioni imparate a scuola sono state fondamentali per ricostruire con fedeltà storica l’ambientazione; la fantasia e il grande lavoro di questi scrittori hanno fatto il resto. Leggere, iniziare a leggere fin da piccoli, viaggiare con la fantasia anche da grandi… Non smettiamo mai di farlo!
Le nozioni imparate a scuola sono state fondamentali per ricostruire con fedeltà storica l’ambientazione; la fantasia e il grande lavoro di questi scrittori hanno fatto il resto. Leggere, iniziare a leggere fin da piccoli, viaggiare con la fantasia anche da grandi… Non smettiamo mai di farlo!
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