Il 16 agosto 2015 si festeggerà il bicentenario della
nascita di San Giovanni Bosco: come prepararsi a questo evento così importante?
Con un evento altrettanto eccezionale: una peregrinazione dell’urna di don
Bosco per tutte le ispettorie salesiane italiane e del Medio Oriente. Un lungo
tour, partito nel settembre 2013, che fino a marzo 2014 viaggerà facendo
incontrare e conoscere meglio il Santo a tantissime città e diocesi. Giovedì 27
febbraio e venerdì 28 febbraio 2014 sono stati per noi pavesi due giorni
speciali, perché la peregrinazione ha fatto tappa a Pavia.
Sono stati
tantissimi i momenti carichi di gioia: dall’arrivo dell'urna nella città, con tappa
speciale presso l’Istituto Maria Ausiliatrice, al saluto delle Autorità pavesi,
alla Santa Messa con gli alunni delle scuole cattoliche, alla fiaccolata (senza
fiaccole, causa vento e pioggia decisamente irruenti), al saluto finale di
venerdì sera. Desidero lasciarvi il mio resoconto di queste due giornate.
Forse, particolarmente sentito, perché pavese ed ex-allievo dell’Istituto Maria
Ausiliatrice. I miei anni in questa scuola sono stati anni nei quali sono
cresciuto, mi sono confrontato, ho conosciuto la figura di San Giovanni Bosco,
di Domenico Savio, di Laura Vicuna (come dimenticare i fantastici “DL Day”?).
Ricordo con particolare gratitudine la passione educativa che animava le suore
e gli insegnanti laici, come una spinta ad insegnare qualcosa di più del
semplice programma ministeriale. Era vivo il desiderio di insegnare ad amare la
vita, ad impegnarsi, a diventare responsabili delle proprie scelte.
Insegnamenti di un Santo oggi più che mai attuale.
“Questa mattina l'urna con il corpo di San Giovanni Bosco ha fatto tappa presso l'Istituto Maria Ausiliatrice di Pavia, la scuola dove sono cresciuto. Resterà in Duomo fino alla fiaccolata per le vie della città di domani sera. Mi torna alla mente quando cantavo con entusiasmo nel coro della scuola: "Don Bosco ritorna tra i giovani ancor, ti chiaman frementi di gioia e d'amor..." E l'emozione è la stessa. Forse, un poco di più.” (dalla pagina facebook “Il parco di Giacomo”, 27/02/2014)
“Stamattina Santa Messa in Duomo con tutte le scuole
cattoliche di Pavia, per pregare sull’urna di San Giovanni Bosco insieme al
nostro Vescovo. Incontrare di nuovo maestre, suore, tante presenze amiche,
essere riconosciuti da alcuni giovanissimi amici di Toppy e Zippy, ai quali ho
promesso di tornare presto per presentare loro Gino, Palmiro e la Vecchia
Consigliera… Quanta gioia palpabile nell’aria... Pavia si è stretta attorno ad
un santo che ha speso ogni energia per i giovani, perché potessero inserirsi
nel mondo del lavoro, acquisendo indipendenza e responsabilità (che emozione
leggere alcuni contratti che San Giovanni Bosco era riuscito a far firmare ai
suoi ragazzi in alcune fabbriche torinesi!). La sua sfida è oggi più che mai
attuale, in particolar modo per noi giovani che facciamo sempre più fatica a
sperare, sognare, osare. Siamo molto più fortunati dei ragazzi che lui ha
cresciuto: abbiamo accesso all’istruzione, abbiamo dei genitori che ci
sostengono e mantengono durante gli studi, abbiamo la possibilità di soddisfare
tanti capricci. Eppure, spesso, non sappiamo rimboccarci le maniche di fronte
alle sfide. L’incontro di oggi è stato festoso e speciale. Che emozione cantare
accompagnati da violini, flauti, pianole, ma anche da chitarre elettriche e da
una batteria! Nella nostra splendida Cattedrale, oggi più illuminata e
brillante che mai, la musica energica e vivace ha contagiato tutti, anche i
pavesi più grandi, emozionati e sorpresi dall’atmosfera di condivisione e
gratitudine. Superato lo sconcerto, sono stati proprio loro i primi a
complimentarsi con questa corale così giovane eppure così ben integrata fra le
maestose colonne del nostro Duomo. La Pavia di ieri, di oggi e di domani. Unita
per don Bosco. Sono felice di far parte di questa gioia.” (dalla pagina
facebook “Il parco di Giacomo, 28/02/2014)
“Ieri sera il saluto di Pavia a don Bosco, partito da
poche ore per la Lituania. Intenso il momento di preghiera in Duomo, con i
giovani di tutta la diocesi, mentre già si sentiva nei momenti di silenzio la
pioggia battente che ci aspettava all’uscita. Qualcuno si è lasciato
spaventare, ma non si poteva non camminare insieme a don Bosco per le strade
della nostra città, mostrandogli le bellezze e le ferite di tutti noi,
accompagnandolo verso il Santuario della Madonna delle Grazie, ultima tappa di
questa visita pavese. Non è stato possibile accendere le fiaccole, il vento e
la pioggia cercavano di rubare persino gli ombrelli. Ma che gioia condividere
questo momento con Pavia, presente anche attraverso il Sindaco, Alessandro Cattaneo, che ha accompagnato la processione fino alla fine, fino all’ultimo
canto festoso di mezzanotte. Con un pensiero speciale per Mons. Giudici, che ha
voluto essere presente nonostante il periodo di convalescenza. Grazie don
Bosco, grazie a tutti i ragazzi di “Don Bosco è qui”, buon viaggio!” (dalla
pagina facebook “Il parco di Giacomo”, 28/02/2014)
(Un mio articolo dedicato a questo avvenimento speciale per Pavia è stato pubblicato su "il Ticino" di venerdì 7 marzo 2014, n. 09)
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