Dopo 16 anni, finalmente, un referendum valido! “Oltre il 57%…”, questa è stata l’espressione che tanto mi ha accompagnato durante la giornata di ieri. Un successo incredibile, sperato ma non aspettato, soprattutto dopo il dato preoccupante dell’11% alle 12 di domenica 12 giugno.
Non mi interessano i vincitori né gli sconfitti politici. L’unica vincitrice qui è la Democrazia, ma priva della retorica politichese: i vincitori siamo tutti noi. Gli italiani hanno sentito l’importanza di riaffermare con forza il proprio diritto di voto, soprattutto di fronte a chi ha approfittato della proprietà su numerosi mezzi di comunicazione per stendere il silenzio sul referendum.
Sì, possiamo dirlo: siamo stati grandi! Un applauso enorme a chi è andato a votare e, a quanto pare, ha votato sì (con percentuali oltre il 95%). Senza tutti questi sì, ora non potremmo dire con forza “No al nucleare”, “No alla privatizzazione dell’acqua” e “No al legittimo impedimento”. Lo possiamo fare? Beh, è merito nostro che abbiamo rinunciato a dieci minuti di un weekend (neanche troppo soleggiato) per andare a votare.
Una mano tesa invece a chi non è andato: non perdete più occasioni di questo tipo per esprimere il vostro pensiero. La posta in gioco, ovvero il nostro futuro, è troppo alta per potersene disinteressare.
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