«Pensate: i veri sogni sono i sogni del ‘noi’. I sogni
grandi includono, coinvolgono, sono estroversi, condividono, generano nuova
vita. E i sogni grandi, per restare tali, hanno bisogno di una sorgente
inesauribile di speranza, di un Infinito che soffia dentro e li dilata. I sogni
grandi hanno bisogno di Dio per non diventare miraggi o delirio di onnipotenza.
Tu puoi sognare le cose grandi, ma da solo è pericoloso, perché potrai cadere
nel delirio di onnipotenza. Ma con Dio non aver paura: vai avanti. Sogna in
grande».
Questo diceva papa Francesco incontrando i giovani durante il Sinodo a loro dedicato, e in fondo cos’è la nostra vita se non un cammino continuo verso un sogno? Un orizzonte, una meta, un obiettivo sperato e sospirato. Una destinazione a volte anche sbagliata, magari resa nebbiosa dall’indecisione o confusa da un’ideologia, che diventa il motore della nostra quotidianità. Un sogno che, durante il lungo percorso, può diventare una mappa sulla quale intravedere il disegno della nostra vita.
Questo diceva papa Francesco incontrando i giovani durante il Sinodo a loro dedicato, e in fondo cos’è la nostra vita se non un cammino continuo verso un sogno? Un orizzonte, una meta, un obiettivo sperato e sospirato. Una destinazione a volte anche sbagliata, magari resa nebbiosa dall’indecisione o confusa da un’ideologia, che diventa il motore della nostra quotidianità. Un sogno che, durante il lungo percorso, può diventare una mappa sulla quale intravedere il disegno della nostra vita.