<<Noi giovani desideriamo ardentemente la felicità.
Riconosciamo il valore della serenità, della saggezza, della pace interiore, ma
la nostra ricerca più frenetica è volta alla felicità. Lo potete leggere nei
nostri occhi, lo potete scoprire scavando nei nostri discorsi, a volte sciocchi
a volte importanti, osservandoci per le strade di Pavia. Spesso crediamo di
trovare la felicità nel non avere problemi, in una buona situazione economica,
nell’incontro con una persona che ci ami. A volte scopriamo che non ci basta, a
volte rischiamo addirittura di perderci per strade pericolose, inutili, e tutto
per la felicità. Con questo bagaglio di aspettative ci siamo ritrovati sabato
12 aprile in piazza del Carmine per l’inizio della “Veglia delle palme. I
giovani in preghiera col Vescovo”….>>
<<…Lasciando il Castello, dopo la benedizione finale,
mille sensazioni scuotevano l’animo. Guardandoci indietro potevamo vedere il
nostro canto, magistralmente accompagnato dal coro dei giovani di Canepanova,
salire verso le stelle: “Benedirò per sempre il Tuo nome, cantando a Te
contemplerò la Tua gloria. Nella notte della vita Tu mi hai soccorso, per il
Tuo nome vivrò.”>> (Giacomo Bertoni, "il Ticino", Venerdì 18
aprile 2014, Anno 123 - N. 15, pag. 4)
Blog di Giacomo Bertoni, giornalista e scrittore. Già la Provincia Pavese, Ossigeno per l'informazione, il Ticino, Radio Mater, iFamNews. Qui si parla di giornalismo, giovani, vita, libri, Chiesa e futuro.
mercoledì 30 aprile 2014
sabato 19 aprile 2014
La croce: collocazione provvisoria
Nel Duomo vecchio di Molfetta c'è un grande crocifisso di terracotta. Il parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente, l'ha addossato alla parete della sagrestia e vi ha apposto un cartoncino con la scritta: "collocazione provvisoria".
La scritta, che in un primo momento avevo scambiato come intitolazione dell'opera, mi è parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ho pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il crocifisso di lì, da quella parete nuda, da quella posizione precaria, con quel cartoncino ingiallito.
Collocazione provvisoria. Penso che non ci sia formula migliore per definire la Croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo.
Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzella. Animo, tu che provi i morsi della solitudine. Abbi fiducia, tu che bevi al calice amaro dell'abbandono. Non ti disperare, madre dolcissima che hai partorito un figlio focomelico. Non imprecare, sorella, che ti vedi distruggere giorno dopo giorno da un male che non perdona. Asciugati le lacrime, fratello, che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. Non tirare i remi in barca, tu che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Non abbatterti, fratello povero, che non sei calcolato da nessuno, che non sei creduto dalla gente e che, invece del pane, sei costretto a ingoiare bocconi di amarezza. Non avvilirti, amico sfortunato, che nella vita hai visto partire tanti bastimenti, e tu sei rimasto sempre a terra.
Coraggio. La tua Croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre "collocazione provvisoria". Il calvario, dove essa è piantata, non è zona residenziale. E il terreno di questa collina, dove si consuma la tua sofferenza, non si venderà mai come suolo edificatorio. Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della Croce.
"Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra". Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane.
Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Al di fuori di quell'orario c'è divieto assoluto di parcheggio. Dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio.
Coraggio, fratello che soffri. C'è anche per te una deposizione dalla croce. Coraggio, tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali, e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga. (Tonino Bello, "Il parcheggio del calvario, in Omelie e scritti quaresimali", vol. 2, p. 307, Luce e Vita Edizioni)
Collocazione provvisoria. Penso che non ci sia formula migliore per definire la Croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo.
Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzella. Animo, tu che provi i morsi della solitudine. Abbi fiducia, tu che bevi al calice amaro dell'abbandono. Non ti disperare, madre dolcissima che hai partorito un figlio focomelico. Non imprecare, sorella, che ti vedi distruggere giorno dopo giorno da un male che non perdona. Asciugati le lacrime, fratello, che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. Non tirare i remi in barca, tu che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Non abbatterti, fratello povero, che non sei calcolato da nessuno, che non sei creduto dalla gente e che, invece del pane, sei costretto a ingoiare bocconi di amarezza. Non avvilirti, amico sfortunato, che nella vita hai visto partire tanti bastimenti, e tu sei rimasto sempre a terra.
Coraggio. La tua Croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre "collocazione provvisoria". Il calvario, dove essa è piantata, non è zona residenziale. E il terreno di questa collina, dove si consuma la tua sofferenza, non si venderà mai come suolo edificatorio. Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della Croce.
"Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra". Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane.
Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Al di fuori di quell'orario c'è divieto assoluto di parcheggio. Dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio.
Coraggio, fratello che soffri. C'è anche per te una deposizione dalla croce. Coraggio, tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali, e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga. (Tonino Bello, "Il parcheggio del calvario, in Omelie e scritti quaresimali", vol. 2, p. 307, Luce e Vita Edizioni)
giovedì 17 aprile 2014
La Santa Pasqua dei giovani a Pavia
Dedicato a noi, giovani in viaggio verso la felicità.
Da domani in edicola!
Il mio augurio più sincero a tutti voi di una Santa Pasqua serena. Speriamo che sia davvero un momento di passaggio, per liberarci da tutte le brutture che ogni giorno cercano di assalirci. La piccola sorpresa letteraria è sul nuovo numero de "il Ticino", da oggi in tutte le edicole e parrocchie. E' un mio articolo dedicato a noi giovani. Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate. Auguri a tutti, a presto! Giacomo (18/04/2014)
martedì 8 aprile 2014
Dove trovare Toppy e Gino
Arrivano spesso mail che chiedono dove acquistare "Toppy, un moscerino dal cuore grande" e "Gino e la Vecchia Consigliera". Ringraziandovi per l'entusiasmo che regalate a questa ricerca, vi ricordo che Toppy e Gino sono titoli distribuiti a livello nazionale da EdiGio' Edizioni, e sono quindi ordinabili (quando non ancora presenti), senza alcuna maggiorazione nel prezzo di copertina, presso qualsiasi libreria (o cartolibreria) italiana. Basta indicare titolo, autore e casa editrice. E' possibile acquistarli direttamente dal sito della casa editrice. Non è possibile acquistare titoli EdiGio' da "Il parco di Giacomo" o dall'autore.
I libri EdiGio' sono distribuiti da:
Toppy e Gino sono anche presenti nelle principali librerie virtuali:
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