mercoledì 27 gennaio 2016

Al Family Day... Con Tv2000

Si avvicina il “Family Day”, che si terrà a Roma il 30 gennaio. Si preannuncia come una grande festa. Celebrerà la famiglia, con le sue gioie e le sue sofferenze, ma ricorderà anche (e non solo a chi ci governa) il valore fondamentale di questo piccolo nucleo posto a base (e sostegno) della società. Non nasce come una manifestazione “contro”, non vuole discriminare nessuno, non intende negare libertà, non spera nell’infelicità altrui. Si fa festa con il “Family Day” perché occorre frenare l’avanzata del pensiero unico - un pensiero unico che ci vorrebbe tutti individui soli e senza storia - ed è possibile farlo ripartendo dalle origini, dalle radici di ciascuno di noi.


La nostra mamma, il nostro papà, i nostri nonni, i parenti, i luoghi dove sono cresciuti, le scuole che hanno frequentato, i loro amici che ancora oggi affollano la nostra quotidianità, le loro passioni, i loro ricordi, il loro affetto. Sono la storia che ci precede e caratterizza: un bagaglio senza il quale non possiamo partire sereni verso il nostro futuro. Conosciamo bene il dolore, lo smarrimento, l’angoscia che si prova nel perdere un proprio caro. Se ne va una persona amata, una presenza amica, ma se ne va anche un pezzo della nostra storia e della nostra memoria. E’ impossibile non avvertirlo. A volte questo mondo pare una trottola impazzita. Ma basta farsi vicini alle persone care, ritornare a poggiare con sicurezza le nostre radici accanto alle loro, e subito cessa il rollio.
C’è chi il 30 gennaio sarà al Circo Massimo, ma c’è anche chi non riuscirà ad essere presente. Per tutti noi, sarà comunque possibile seguire in diretta l’intero evento grazie a Tv2000. Un’occasione per ascoltare, riflettere, osservare, valutare. Un’occasione genuina che non sappiamo se ci sarà consentita dai resoconti successivi dei nostri mass media, ormai così allineati al politicamente corretto da restare spenti di fronte alla verità. Molte persone non andranno al Circo Massimo per scelta... Beh, provate a fare zapping sul canale 28 ogni tanto. Basta fare epochè: sospendere il proprio giudizio sulla realtà e ascoltare. Potremmo scoprire di non essere così distanti come spesso fa comodo raccontare… 


Una tv che costruisce la capacità di guardare il mondo con occhi di misericordia non può aver paura di essere piantata nella realtà. Non si rinchiude nel chiuso dei propri studi. Non costruisce un mondo a propria immagine. Non vende sogni a buon mercato. Sceglie la prossimità come criterio per comprendere, per capire, per sorprendersi e per sorprendere, per agire, per scegliere. Per piangere e per ridere. Per emozionarsi. Per ragionare. Si fa prossima alle persone in carne ed ossa nel mondo reale, non in quello virtuale. Smaschera l’alibi di poter dire non sapevo. Non c’è peggior comunicatore di chi crede di sapere già tutto, incasellando storie e persone in schemi astratti. O di chi addomestica la realtà per renderla più simile a come la vorrebbe. Non c’è comunicazione se non c’è capacità di ascolto e di visione.” (Paolo Ruffini, direttore Tv2000)

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