venerdì 10 giugno 2011

Referendum 12 e 13 giugno: 3 sì per cambiare

Stasera si chiude la campagna elettorale per i referendum di domenica 12 e  lunedì 13 giugno 2011. Desidero fare un ultimo appello, dopo il mare di parole spese in questi giorni nelle varie trasmissioni televisive da opinionisti e politici, un appello da giovane scrittore/studente, come piace a me…
Ce lo ha ricordato il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: votare è un diritto-dovere! Diritto conquistato a prezzo della vita. Dovere sempre, non solo quando si tratta di elezioni politiche, amministrative o comunali. Mi ha fatto un po’ impressione sentire alcuni politici, dopo due mesi di “dovete andare a votare per noi…”, affermare serenamente che l’unica scelta intelligente per questo week end è quella di stare a casa o andare al mare. Chiedo venia, ma non sono assolutamente d’accordo. Il referendum è un elemento fondamentale per la democrazia: il cittadino ha il diritto di dire ciò che pensa di alcune leggi. Ed il cittadino ha il dovere di scegliere SI’ o NO, perché si tratta del suo Paese, del suo futuro e del futuro dei suoi figli.
Domenica e lunedì andiamo tutti a votare, e votiamo 3 sì per un futuro più pulito e responsabile!
- 2 sì ai quesiti sulla privatizzazione dell’acqua, perché non è giusto costringere a privatizzare il servizio idrico del nostro paese. L’acqua è un bene di tutti, tocca allo Stato investire in politiche di efficienza e risparmio.
- 1 sì al quesito sulla costruzione di nuove centrali nucleari sul territorio italiano, perché l’energia atomica è pericolosa, costosa e non serve all’Italia. L’alternativa esiste già: energie rinnovabili ed efficienza energetica.

Mi permetto di ricordare un paio di cose:
  • Il nucleare è una tecnologia pericolosa (vedi Cernobyl e Fukushima);
  • Le centrali nucleari rilasciano radioattività nell’ambiente anche durante il normale funzionamento (maggiore rischio di leucemie e penalizzazione di turismo ed agricoltura nelle aree limitrofe);
  • Lo smaltimento definitivo delle scorie è un problema irrisolto (occorrono decine di migliaia di anni perché perdano la loro radioattività… Dove metterle per questo tempo?);
  • Il nucleare non riduce le importazioni (non ridurrà l’importazione di fonti fossili perché produrrà solo elettricità; non potrà quindi essere utilizzato per alimentare il settore dei trasporti o riscaldare gli edifici);
  • Le centrali utilizzano uranio, materia prima in via di esaurimento (e non presente in giacimenti in Italia).
Ci sarà anche un quarto quesito, riguardante il legittimo impedimento, ma non amo parlare di cose che non conosco bene o non posso verificare, quindi preferisco non prendere posizione.
L’obbiettivo è alto: più di 27 milioni di cittadini devono recarsi alle urne per il raggiungimento del quorum, occorre l’impegno di ciascuno di noi per superarlo. Come propone Angelo Bonelli (presidente della Federazione dei Verdi): prendiamo tutti il telefono e chiamiamo 10 tra parenti amici. Invitiamoli ad andare a votare. Solo uniti potremo costruire un mondo più pulito, rispettoso dell’ambiente e dell’uomo, ma soprattutto più responsabile!

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